Pianodardine, Nappi: monitoraggio costante della Valle del Sabato

Monitoraggio costante della Valle del Sabato e coordinamento tra Asl, comuni ed enti preposti al controllo ambientale. E’ quanto deciso durante la seduta della Commissione regionale per il controllo dei siti di smaltimento che si è tenuta stamani in seguito alla richiesta di convocazione avanzata dal vice presidente Sergio Nappi. L’obiettivo del consigliere regionale di Forza Italia era quello di creare una sinergia tra enti locali e regionali, necessaria a prevenire l’ulteriore inquinamento del…

Monitoraggio costante della Valle del Sabato e coordinamento tra Asl, comuni ed enti preposti al controllo ambientale. E’ quanto deciso durante la seduta della Commissione regionale per il controllo dei siti di smaltimento che si è tenuta stamani in seguito alla richiesta di convocazione avanzata dal vice presidente Sergio Nappi. L’obiettivo del consigliere regionale di Forza Italia era quello di creare una sinergia tra enti locali e regionali, necessaria a prevenire l’ulteriore inquinamento dell’area e ad assicurare la tutela della salute dei residenti.
Insieme al Presidente della Commissione, Antonio Amato, e al vice, Nappi, erano presenti i rappresentanti dei comuni interessati: Giuseppe Ruberto per il Comune di Avellino, il sindaco Valentino Tropeano per Montefredane, l’assessore Angelo Capone per Pratola Serra, il vice sindaco di Atripalda, l’assessore Carlo Castiglione per Manocalzati, e l’ingegnere Fausto Mauriello per l’Amministrazione provinciale. Erano presenti, inoltre, il direttore dell’Arpac di Avellino, Antonio De Sio, il dirigente dell’Asl, Gaetano Morrone, e la direttrice dello Stap di Avellino, Lucia Pagnozzi.
“L’audizione odierna – ha spiegato Nappi – è servita a perfezionare il coordinamento tra Regione, comuni ed enti preposti al controllo ambientale per garantire una ulteriore e migliore azione di monitoraggio di un’area che, senza voler creare allarmismi, è senza dubbio a rischio. I residenti della zona, infatti, vivono disagi determinati dalle immissioni nell’aria che provengono da alcune aziende presenti nel nucleo industriale. A tal riguardo – ha fatto sapere il consigliere regionale – il direttore dell’Arpac di Avellino, De Sio, ha chiarito che l’attenzione dell’agenzia regionale non è mai venuta meno e che il monitoraggio dell’area, che avviene in sinergia con l’Azienda Sanitaria locale e con la Prefettura di Avellino, è sempre stato e continua ad essere garantito. Secondo De Sio, i dati fin qui emersi non giustificano alcun allarmismo. Tuttavia i convenuti si son detti d’accordo sulla necessità di non abbassare la guardia per poter offrire un’informazione corretta e costante ai residenti che hanno più di una ragione per preoccuparsi”.
Nappi ha definito ‘significativo’ il contributo dei Sindaci e dei rappresentanti dei comuni presenti. “I sindaci sono i primi a farsi carico della tutela del territorio e delle preoccupazioni dei propri concittadini. Da loro è venuta l’adesione più convinta alla collaborazione tra enti locali e regionali, nella convinzione che sia la strada migliore per conseguire un’efficace azione di prevenzione e di controllo.” Il consigliere regionale ha rappresentato, inoltre, l’esigenza di cercare insieme una soluzione ai disagi derivanti dagli sgradevoli odori che persistono nell’area. “Non si tratta di immissioni pericolose – ha detto Nappi – ma che certamente arrecano un disagio di non poco conto a chi deve conviverci quotidianamente.
L’audizione è servita anche a fare definitivamente chiarezza sul provvedimento recentemente rilasciato dallo Stap, con il quale è stato autorizzato l’insediamento di un impianto di lavorazione in località Pianodardine. La direttrice Pagnozzi, infatti, ha spiegato in maniera chiara ed esaustiva che, non trattandosi di un impianto di trattamento di rifiuti organici né di smaltimento di rifiuti tossici, l’autorizzazione non poteva essere negata salvo esporsi ad un successivo procedimento dinanzi al Tar e ad una richiesta di risarcimento dei danni subiti dall’azienda richiedente.
Oggi Regione, provincia, comuni ed enti di controllo hanno gettato le basi per assicurare alla Valle del Sabato una tutela operata in sinergia, con intelligenza, e – chiude Nappi – certamente più efficace”.

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