Povertà, Cgil: solo due semplici domande all’assessore Solimene

Continua il botta e risposta tra Cgil e l’assessore provinciale al Lavoro, Giuseppe Solimene. Ecco la nota del sindacato irpino: “Non vogliamo né alimentare né scatenare polemiche e ci sembra pretestuoso che l’assessore Solimene continui a rispondere a domande che nessuno gli ha posto. Avrebbe fatto prima e meglio se raccogliendo la sollecitazione della CGIL si fosse adoperato per convocare le parti per la costituzione dell’osservatorio provinciale sulle povertà, impegno preso pubblicamente ben due mesi fa, e se avesse fornito i criteri con cui sono stati assegnati, se sono stati davvero assegnati, i contributi alle famiglie ed alle persone in difficoltà ed alle associazioni operanti sul territorio a sostegno delle fasce deboli”. Così Adele Giro, responsabile del dipartimento politiche sociali della CGIL di Avellino dopo l’ennesima risposta evasiva dell’assessore Solimene alle richieste del sindacato. “Noi ed i cittadini attendono una risposta chiara e trasparente ad una semplice domanda: Chi sono i beneficiari delle risorse e quale criterio è stato adottato per l’attribuzione? Può e vuole l’assessore Solimene rispondere a questo quesito? Ogni risposta che mira ad eludere quanto richiesto è da considerarsi poco trasparente e sintomatica di una volontà a tenere nascoste le modalità con cui i fondi sono stati destinati. Non è certo la CGIL a non volere che la Provincia non si renda protagonista di una politica a sostegno delle fasce deboli in provincia di Avellino – continua Adele Giro – ma è giusto che i soldi pubblici vengano spesi con cognizione di causa e con piena tracciabilità del loro percorso. In quanto alle passerelle, alla Cgil piace ricordare che da tempo ormai non partecipa a tavoli e siparietti che non approdano a nulla, ma solo ad iniziative costruttive e finalizzate al raggiungimento di obiettivi concreti. Per questo ribadiamo una seconda richiesta all’assessore: Può e vuole convocare le parti per la costituzione dell’osservatorio provinciale sulle povertà? Quanto tempo gli occorre? Saremmo grati se attraverso gli organi di informazione potessero giungere all’assessore Solimene queste chiare e concise domande e se l’assessore sia disposto a dare risposte precise e puntuali senza menar il can per l’aia. Ovviamente si tratta – conclude Giro – di un invito al quale l’assessore può opporre il rifiuto mediante il silenzio, ma come suol dirsi, chiedere è lecito, rispondere è cortesia, ma quando si occupano funzioni di responsabilità amministrativa, trasparenza e disponibilità al confronto sono obblighi morali, prima che ancora politici”.

SPOT