Precari Comune, Cisl Fp: “O si contratta o si torna dal prefetto”

AVELLINO – “Da mesi chiediamo alla delegazione trattante di fornirci le proposte relative al fabbisogno di personale per l’anno 2012. Da mesi chiediamo di aprire in confronto generale sulla riorganizzazione dei servizi denunciando quegli interventi estemporanei che da tempo si ripetono senza una visione complessiva sulle necessità dell’ente e gli obiettivi da raggiungere”. E’ quanto fa sapere attraverso una nota la segreteria provinciale della Cisl Fp di Avellino.
“Nell’ultimo incontro, la delegazione di parte pubblica e l’Assessore al Personale hanno espresso differenti posizioni che denotano quantomeno una confusione, da parte dell’Amministrazione Comunale, sulle linee di indirizzo programmatiche in materia di personale. A fronte del silenzio tombale dei Dirigenti “trattanti” su questi temi che hanno importanti riflessi sull’organizzazione e sulla qualità del lavoro, tempestività e spirito di iniziativa li hanno invece contraddistinti in altri ambiti di esclusivo interesse della politica.
Siamo costretti, per l’ennesima volta e con rammarico, a prendere atto della totale inerzia dimostrata dall’amministrazione comunale di Avellino sulle questioni inerenti la contrattazione decentrata, la stabilizzazione dei lavoratori precari e dei Co.Co.Co, la riorganizzazione del lavoro che contrasta fortemente con la celerità con cui si procede in altri ambiti di esclusivo interesse della politica. Non è più tollerabile l’atteggiamento assunto dal primo cittadino che procrastina, immotivatamente, l’incontro richiesto e dalla dirigenza dell’Ente che non rispondono alle reiterate richieste avanzate dalle sigle sindacali negli ultimi incontri sulle materie come le problematiche che interessano il corpo di Polizia Municipale, i contratti decentrati non ancora definiti ed avviati, la riorganizzazione che l’Ente vuole adottare alla luce della riduzione voluta dalla legge dei dirigenti, la predisposizione del piano della performance per la misurazione della premialità da corrispondere ai dipendenti, l’utilizzazione dei fondi della contrattazione, vincolati dall’obbligo di accordo tra le parti, in maniera unilaterale, la micro e macro struttura, regolamenti interni e la mobilità del personale.
Abbiamo, ad inizio anno, chiesto un incontro per discutere di quanto previsto dall’art. 16 del D.L.vo 98 sulla rivisitazione della spesa pubblica, di cui oggi tanto si parla e che sta interessando anche Enti centralizzati, per meglio utilizzare le risorse economiche derivanti dall’abbattimento degli sprechi. Il ruolo del sindacato e della RSU, in un panorama completamente mutato per effetto della crisi e dell’impoverimento dei fondi contrattuali, resta fermo sulla ricerca del confronto e se questo dovesse essere negato, con senso di responsabilità, saremo costretti ad adottare tutte le misure in capo alle parti sociali. Analogamente la politica, oggi chiamata a dare un più concreto segnale di risposta ai problemi della cittadinanza, nell’erogare servizi di professionalità acquisita negli anni, dovrebbe cogliere l’occasione per confrontarsi proponendo soluzioni e non procrastinando i tempi e sfuggendo alle responsabilità che il ruolo le attribuisce.
La mancanza di una piena omogeneizzazione tra programmazione politica ed azione della dirigenza, sta mettendo in crisi al comune di Avellino le relazioni sindacali con le intuibili ricadute negative sui cittadini e sui dipendenti”.

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