Progetto europeo imprese sociali,Css Alta Irpinia a Copenaghen

Progetto europeo imprese sociali,Css Alta Irpinia a Copenaghen

Dal 1 al 7 novembre i vertici del Consorzio dei Servizi Sociali di Lioni saranno impegnati nel secondo appuntamento europeo del “Transnational Meeting for Social Enterprices” il progetto di studio e sviluppo europeo dedicato all’impresa sociale che vede il Pdz di Lioni tra i partner italiani. “Il progetto Irenet (questo l’acronimo ufficiale) è passato dalla fase di analisi e studio dei sistemi di fornitura e governance dei servizi sociali in europa, sviluppata in primavera a Manchester, alla ipotesi di evoluzione dell’impresa sociale in soggetto economico di livello europeo – spiega il presidente del consorzio “Alta Irpinia” Donato Cataldo -.
Tutto ciò  al fine di codificare strumenti e modalità condivisibili che consentano alle imprese sociali di tutta Europa di poter parlare una stessa lingua e soprattutto di poter accedere a fondi europei dedicati. Il progetto è molto ambizioso ma avrà ricadute importanti per le imprese sociali che vorranno confrontarsi con l’Europa ed il futuro”. Il Consorzio dei Servizi sociali di Lioni avrà due diversi momenti di comunicazione ai partners europei il giorno 2, con la relazione del dottore Pasquale Ferrara Responsabile del Distretto di Lioni e quello del direttore dottore Giuseppe Del Giudice. Mentre il terzo giorno, relazionera’ il presidente del consorzio dottore Donato Cataldo.
Il coordinamento del progetto sarà, anche per questo appuntamento, appannaggio di Asforin, l’ente campano di formazione che, tra pochi, è riuscito a proporre all’Europa e farsi finanziare un progetto in ambito sociale.
“Alla fine di questo progetto – conclude il presidente del consorzio alta irpinia Cataldo – sapremo avviare, con le imprese sociali del nostro territorio e con gli enti coi quali abbiamo fatto questa esperienza, un percorso di crescita ed aggiornamento degli attori sociali territoriali che li metta in condizione di sviluppare progetti europei e consenta loro possibilità di finanziamento che le imprese sociali di altri paesi europei già utilizzano pienamente da anni”.

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