“ABC”, il Comitato baianese a Roma per la manifestazione nazionale

ROMA – Centocinquanta giorni dopo, il popolo dell’acqua si ritrova ancora alla Bocca della Verità. Il 13 giugno festeggiava lo straordinario successo referendario. Oggi è di nuovo qui per non farsi scippare il voto popolare. «Quella che lanciamo da questo palco è una lettera di risposta alla Bce, ai poteri forti, alle multinazionali, alle banche, che vorrebbero privatizzare e liberalizzare servizi pubblici e beni comuni – urla dal palco Simona Santini del Coordinamento romano dell’acqua – perché non si svendono beni primari, e in quanto tali inalienabili, per far cassa».
Che l’acqua non sia una merce lo hanno ben chiaro le decine di migliaia di persone che nel primo pomeriggio partono da piazza della Repubblica. Tra loro anche il Comitato Civico del Baianese, pronto a portare la sua situazione favorevole (“acqua pubblica fin dal 1906” come recita lo striscione degli attivisti baianesi) alla ribalta delle cronache nazionali. Il percorso lambisce in parte quello del 15 ottobre. Ma è una giornata di festa e non di scontri. Lungo le vie dell’Esquilino e del Celio scivola il fiume di attivisti e militanti. Eterogeneo, multicolore, trasversale e, per fortuna, apartitico, viste le ultime immense contraddizioni mostrate da quei partiti (PD, Sel, Idv) che a parole dicono di sostenere la lotta per l’acqua pubblica e poi, nei fatti (vedi il recente caso del comune di Torino), votano per la privatizzazione.
Dalle parrocchie ai centri sociali, dalle associazioni ai tanti senza bandiere: rappresentanti di piazza di quei 27 milioni di persone che chiedono che il voto vada rispettato. Altrimenti sarà “obbedienza civile”, dicono all’unisono: una campagna dal basso che il Forum nazionale lancerà a breve. Oggi gli “obbedienti” sono davvero in tanti. Nutrito lo spezzone campano col gonfalone del comune di Napoli e Alberto Lucarelli, assessore ai Beni comuni, bardato di fascia tricolore. «Siamo orgogliosi che il primo caso di ripubblicizzazione dell’acqua e di gestione pubblica e partecipata dei servizi idrici sia proprio quello partenopeo» esclama Consiglia Salvio del Forum campano, già conosciuta nel mandamento per il suo intervento ad un dibattito tenuto ad Avella l’autunno del 2010. E proprio dal mandamento arrivano i segnali di maggior attivismo.
Alla riunione del comitato di martedì 29 novembre infatti, oltre che dell’imminente Forum della Rete Europea dell’Acqua (che sarà ospitato dalla città di Napoli i prossimi 10 e 11 Dicembre) e della legge di iniziativa popolare, si parlerà anche dell’organizzazione di un prossimo, grande dibattito (con esponenti del Forum nazionale Acqua bene Comune e delle istituzioni provinciali e regionali) da realizzarsi entro la fine di dicembre. L’acqua insomma, continua il suo corso.

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