“E’ una punizione, ma dovrò andare in India”

“E’ una punizione, ma dovrò andare in India”
“Punita perchè ho chiesto giustizia, ma non voglio perdere il lavoro e andrò in India”. E’ delusa e amareggiata, Gaetanina Di Paolo, l’operaia 49enne di Lioni, dipendente della Cei di Nusco, azienda del Gruppo Desmon, reintegrata dal giudice e trasferita a lavorare in India. Ai microfoni di Irpinia …

“E’ una punizione, ma dovrò andare in India”

“Punita perchè ho chiesto giustizia, ma non voglio perdere il lavoro e andrò in India”. E’ delusa e amareggiata, Gaetanina Di Paolo, l’operaia 49enne di Lioni, dipendente della Cei di Nusco, azienda del Gruppo Desmon, reintegrata dal giudice e trasferita a lavorare in India. Ai microfoni di Irpinia tv ha raccontato la sua storia. “Sono sempre più convinta – ha detto – che si tratta di un provvedimento dal chiaro sapore punitivo, quasi una deportazione”. Una odissea, quella di Gaetanino, iniziata nel 2008: dopo quattro anni passati ad assemblare frigoriferi industriali viene licenziata insieme ad altre sei colleghe per scadenza del contratto. Da allora inizia il calvario umano e professionale: le altre sue colleghe vengono, a distanza di mesi, riassunte. A lei – invece – non è concessa nemmeno la possibilità di incontrare la responsabile del gruppo Federica Vozzella che è anche vice presidente di Confindustria Avellino. Quattro figli, Gaetanina dice: “Sono amareggiata, la mia battaglia continuerà per difendere tutti i lavoratori vittime di soprusi, ma partirò per l’India: la mia famiglia è numerosa e c’è bisogno del mio stipendio”. Lunedì mattina, intanto, il tentativo di riconciliazione presso la direzione provinciale del lavoro per evitare il trasferimento.

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