“La Casa di Adele”, Cisl FP: azienda Acli si assuma responsabilità

“Il tavolo in Prefettura dello scorso 14 marzo è stato insoddisfacente e non per la mancanza di soluzioni possibili ma per l’ancoraggio più o meno forte delle parti alle proprie rispettive ragioni, ignorando il senso proprio dell’incontro, ossia la conciliazione, letteralmente l’accordo, l’armonizzazione tra le distinte tesi, preludio alla concertazione nobile e produttiva. Tutti i partners (ASL, Consorzio, Comune, Acli) hanno espresso soddisfazione per il progetto de ‘La Casa di Adele’, ne hann…

“Il tavolo in Prefettura dello scorso 14 marzo è stato insoddisfacente e non per la mancanza di soluzioni possibili ma per l’ancoraggio più o meno forte delle parti alle proprie rispettive ragioni, ignorando il senso proprio dell’incontro, ossia la conciliazione, letteralmente l’accordo, l’armonizzazione tra le distinte tesi, preludio alla concertazione nobile e produttiva. Tutti i partners (ASL, Consorzio, Comune, Acli) hanno espresso soddisfazione per il progetto de ‘La Casa di Adele’, ne hanno riconosciuto l’utilità ancora attuale, seppure da inquadrare, gioco-forza, nella discutibilissima legislazione in vigore. Allora facciano di più! Ad oggi è sincero l’impegno di ognuno a collaborare per progredire? Secondo noi c’è ancora un esile margine; di certo, inasprire i rapporti e autoreferenziarsi, per riprendere le parole dell’ing. Florio, non è un buon viatico”, riferisce il Segretario Generale CISL FP Doriana Buonavita.
“Al management e ai lavoratori tutti inoltre, si invita a riflettere, volenti o nolenti, che se vogliono continuare ad indentificarsi nei loro ruoli devono ricordare di essere elementi dipendenti l’uno dall’altro, che sono parte di un’unica indivisibile entità che è l’Azienda. Paragonandoci forzatamente ad una famiglia, è noto come lo sfascio traumatico di essa rappresenta sempre la sconfitta di tutti i componenti; per il bene delle sane famiglie e al contempo dei singoli infatti, ognuno soccorre e si fa soccorrere quando necessita, con trasparenza, umiltà, rispetto e riconoscimento reciproco. I lavoratori fin’oggi sono venuti in soccorso e sono ancora disposti a farlo, ma da soli non possono; hanno sostenuto la quota capitale aziendale indebitandosi singolarmente ed è ora che, seppur progressivamente, sia l’azienda Acli ad assumersi direttamente questo rischio e questo onore”, è la considerazione della RSA CISL Ilario Ferrara.
“La CISL FP e i propri iscritti fin dalla fine deludente dell’incontro in prefettura hanno fatto quadrato per ritrovare lucidità, coraggio e azione propositiva mantenendo vivi i contatti con l’Asl e l’Azienda, per non far svanire nel nulla le potenzialità venute fuori dal tavolo istituzionale di conciliazione. L’Azienda pare abbia capito, se ben si legge il senso della richiesta d’immediato incontro con le organizzazioni sindacali fissato per domani martedì 19 alle ore 18.00, che non c’è più tempo per indugiare e che solo un suo sostanziale e tangibile impegno propositivo può evitare di inasprire i rapporti con l’innalzamento di barricate. La Cisl FP nella veste che è propria dei sindacati, si propone interlocutore utile a ricercare le soluzioni che tengano in giusto conto le ragioni dei lavoratori rifiutando il ruolo di cieco difensore di ragioni di parte. Ma sia chiaro, non saremo mai dei portavoce, ma seri e duri, se sarà il caso, partecipanti alla partita. L’Azienda non venga a fare demagogia e promesse vane. Questa è un’opportunità che abbiamo stimolato con favore, ma non venga ad offendere la nostra disponibilità e quella dei lavoratori. La CISL FP si lega al vincolo di avere programmazioni serie, credibili e verificabili per la regolarizzazione del pagamento delle spettanze stipendiali future e pregresse. Ma si sottolinea se non fosse chiaro, che ai lavoratori va data la possibilità di un immediato respiro: non hanno margini per affrontare l’adesso più che l’oggi”, conclude il Segretario Generale CISL FP Doriana Buonavita.

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