AVELLINO – L’Amministrazione comunale di Avellino è sempre più decisa a limitare l’inquinamento ambientale in città che negli ultimi anni, nonostante i provvedimenti posti in atto, ha comunque fatto registrare dati preoccupanti. Soprattutto negli ultimi mesi, ad Avellino, come in numerose altre città italiane, complice un clima insolito per la stagione, si è registrato un ricorrente superamento dei limiti consentiti di polveri sottili (cosiddetti PM10). Il problema ha bisogno di soluzioni… |
AVELLINO – L’Amministrazione comunale di Avellino è sempre più decisa a limitare l’inquinamento ambientale in città che negli ultimi anni, nonostante i provvedimenti posti in atto, ha comunque fatto registrare dati preoccupanti. Soprattutto negli ultimi mesi, ad Avellino, come in numerose altre città italiane, complice un clima insolito per la stagione, si è registrato un ricorrente superamento dei limiti consentiti di polveri sottili (cosiddetti PM10). Il problema ha bisogno di soluzioni strategiche a medio termine e, soprattutto, condivise con tutti gli attori istituzionali. Si è tenuta, pertanto, a Palazzo di Città una Conferenza dei servizi convocata dal Comune di Avellino che ha visto riunirsi l’Amministrazione comunale con gli assessori Augusto Penna (Ambiente) e Costantino Preziosi (Trasporto pubblico locale), tecnici e funzionari comunali, alcuni Enti interessati che hanno preso parte all’incontro (tra questi la Provincia di Avellino, l’ARPAC, i Comuni di Mercogliano e di Montefredane, la Società di Trasporto pubblico locale, alcuni Sindacati e le Associazioni di categoria) per concordare e definire gli interventi necessari ed i tempi per porli in essere, al fine di giungere ad un sostanziale miglioramento della qualità dell’aria in città. “Il problema della qualità dell’aria nella cintura urbana di Avellino è ormai noto a tutti – ha spiegato l’assessore all’ambiente Augusto Penna – non si tratta certamente di un unicum, poiché problemi simili si sono riscontrati in moltissime città italiane, soprattutto negli ultimi mesi, tanto da spingere il Ministero dell’Ambiente ad avviare una serie di iniziative di coordinamento tra le Regioni, al fine di definire al più presto delle linee guida nazionali per affrontare il problema”.
“Per quanto riguarda il Comune di Avellino – ha sottolineato l’assessore all’ambiente – sulla scorta di quanto in discussione a livello nazionale, e di quanto già fatto in altre realtà italiane, occorre immediatamente mettere in atto procedure di coordinamento delle azioni da intraprendere. È noto, infatti, che le misurazioni di inquinanti atmosferici, registrate dalle centraline Arpac nel territorio comunale di Avellino, si riferiscano ad un bacino territoriale e di popolazione più ampio di quello corrispondente ai soli confini amministrativi, coinvolgendo i Comuni contermini, il territorio e la popolazione dell’intera vallata. Mi spiace, quindi, che alcune amministrazioni invitate non abbiano potuto partecipare. Sono convinto – ha proseguito l’assessore Penna – che per giungere a una soluzione del problema ci sia la necessità di elaborare interventi strutturali congiunti. Per questo abbiamo convocato questa Conferenza dei servizi con Enti e parti interessate che condividono, assieme a questa Amministrazione comunale, la mission del miglioramento della qualità dell’aria e della tutela della salute dei cittadini”.
Nel corso dell’incontro sono state enunciate da parte dell’Amministrazione cittadina alcune misure, a breve e lungo termine, che dovranno rientrare in una strategia di contrasto all’inquinamento ambientale complessiva e cooperativa tra i vari attori coinvolti. “È necessario lavorare con una impostazione di tipo strutturale – ha ribadito l’assessore Penna – pertanto puntiamo ad intervenire su tutti gli aspetti che riguardano le emissioni in atmosfera e che accrescono la presenza di polveri sottili nell’aria. Stiamo redigendo un preciso piano di interventi strutturali che limiteranno il traffico veicolare sia pubblico che privato, le emissioni atmosferiche generate dagli impianti termici e dagli impianti industriali, ma soprattutto bisognerà diffondere e praticare una maggiore cultura della tutela ambientale”.