Referendum Acqua, c’è il film “Water makes money”

AVELLINO – Il 18 Maggio, al Circolo della Stampa di Avellino, a partire dalle ore 17.00, ci sarà la proiezione del film “WATER MAKES MONey”. Una coproduzione di KERNFILM, Achille du Genestoux e La canard aux Mare. Poi seguirà un dibattito a sostegno del referendum per l’acqua pubblica. L’iniziativa è organizzata dal Comitato “Acqua Bene Comune”, in collaborazione con Libera, Coordinamento donne Cgil, Legambiente, Uds, Centro donna, Auser, Il filo di Arianna, A’ Potea, Terra e libertà, I ken.
Così gli organizzatori spiegano il senso della loro iniziativa e del Referenndum: “Nel mondo, un miliardo e 400 milioni di persone del pianeta non hanno accesso all’acqua potabile. Il rischio grande è che nell’anno 2025, quando la popolazione supererà gli 8 miliardi di esseri umani, il numero delle persone senza accesso all’acqua potabile aumenti a più di 3 miliardi.
E’ in previsione di ciò che nel 2000 durante il “Forum mondiale sull’acqua” voluto dalla Banca Mondiale, che l’acqua cambia status e da “diritto umano” inalienabile diventa “bisogno umano” che può essere regolato dalle leggi della domanda e dell’offerta. Quindi la parole d’ordine è privatizzare approfittando della carenza d’acqua a detrimento della popolazione e in special modo a danno dei più poveri perché con questa operazione le tariffe idriche aumentano notevolmente.
Infatti le multinazionali hanno fiutato l’affare del secolo. Chi controllerà l’acqua avrà potere e profitto così come è avvenuto col petrolio. E l’acqua privatizzata verrà anche quotata in borsa. Comincia così una guerra contro i cittadini. Con la gestione privata viene sospesa l’erogazione con relativo diritto alla vita a coloro che non possono pagare la bolletta.
Ad Aprilia con la gestione di Veolia, le bollette sono aumentate del 300%. A Zingonia (Bergamo) è stata sospesa l’erogazione a 150 famiglie che non potevano pagare. In Gran Bretagna subito dopo la privatizzazione operata dalla Thatcher, ci furono 50.000 distacchi e la qualità dell’acqua si deteriorò rapidamente. Tagliare l’acqua ai poveri è un atto contro l’umanità che non ci può lasciare indifferenti. E per questo motivo, anche la Chiesa Cattolica si è dichiarata contraria alla privatizzazione dell’acqua. Il 12 e 13 giugno ci sarà un referendum e si voterà per decidere se vogliamo che la gestione dell’acqua sia pubblica oppure no”.

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