Rifiuti, bene confiscato riutilizzato come isola ecologica

SANTO STEFANO DEL SOLE – Riutilizzare un bene confiscato alla criminalità organizzata destinandolo ad isola ecologica. Un segnale importante per la legalità, lo sviluppo e il lavoro, in un settore come quello del ciclo dei rifiuti che per la camorra continua ad essere terreno di affari e profitti. Il progetto per la riqualificazione del bene è stato presentato dal comune di Santo Stefano del Sole, in provincia di Avellino, e approvato nell’ambito del PON Sicurezza, Programma Operativo Nazionale “Sicurezza per lo sviluppo – Obiettivo Convergenza 2007-2013”. L’isola ecologica verrà realizzata su un terreno di oltre 3mila metri quadri confiscato a Graziano e Nicola Meriani, situato in località Madonnelle. Grazie al finanziamento di 552.833,29 euro, l’area che oggi è in condizioni di degrado, verrà riqualificata e dotata delle attrezzature tecnologiche necessarie per essere utilizzata nel rispetto delle normative vigenti. In una parte del terreno verrà conservato il nocelleto oggi presente. Il bene, restituito alla collettività e reinserito nel circuito produttivo legale, permetterà anche il reinserimento di soggetti svantaggiati poiché la gestione della stazione ecologica sarà affidata ad associazioni del privato sociale senza fini di lucro. Tutto ciò si presenta in piena conformità con l’Obiettivo Operativo 2.5 del Programma cofinanziato dall’Unione Europea e gestito dal Ministero dell’Interno che prevede il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

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