Rifiuti, Casanova: ecco come fanno i privati ad avere costi bassi

Ecco la nota di Luigi Casanova della Uil Trasporti: “Quello che si stà verificando con la società ‘L’Igiene Urbana’, di S.Antonio Abbate (Na), che effettua il servizio di raccolta dei rifiuti nel comune di Montoro Inferiore, ha raggiunto dei livelli di decenza non più sostenibili. Questa società da oltre un anno non paga puntualmente gli stipendi. Ogni mese come UIL siamo costretti a effettuare una serie di iniziative per averne il pagamento. Ad oggi i lavoratori avanzano le mensilità di giugno, luglio e quattordicesima. Per tutelare i dipendenti da questo ennesimo sopruso, siamo stati costretti a proclamare, con congruo anticipo, una giornata di protesta per il giorno 4 agosto. Per tutta risposta l’azienda anzichè darci quanto dovuto, ha ritenuto opportuno chiamare altri lavoratori di altri cantieri per far effettuare il servizio. Dal comune di Montoro Inferiore, abbondantemente informato delle irregolari condizioni che da tempo si stanno perpetrando, ci saremmo aspettato un atteggiamento più coerente e consono ad un livello istituzionale, che di fronte ad una violazione di un diritto, in primis avrebbe dovuto condannare l’azienda e poi si doveva adoperare per rimuovere l’irregolarità, garantendo la legalità. Con grande delusione purtroppo abbiamo dovuto constatare che così non è stato. Durante la manifestazione dei lavoratori sono intervenuti, da prima i Vigili Urbani e poi i Carabinieri della locale stazione, che hanno constato la presenza di altri lavoratori, proventi da altri cantieri, che hanno provveduto ad effettuare il servizio. Questa è pura macelleria sociale, perché ai lavoratori viene, di fatto vietato, di protestare per la difesa del diritto basilare come lo stipendio. Nella sostanza dovrebbe lavorare, anche se sono tre mesi che non percepisce lo stipendio e non deve nemmeno protestare perchè altrimenti il lavoro lo si fa svolgere ad altri. Questo non è un comportamento civile, in paese evoluto e democratico. Le istituzioni non devono permettere questi scandali, questi soprusi.
Se qualcuno pensa che in nome dei costi bassi, si possa determinare questa condizione in tutta la provincia, provando ad abbattere IRPINIAMBIENTE e non a migliorarla, ha fatto male i conti. Come UIL denunceremo a tutti gli organi competenti l’accaduto e chiederemo al Prefetto un incontro perchè ripristini le condizioni di tutele dei diritti calpestati, in quella realtà.

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