Rifiuti da Napoli, Cgil: lotteremo contro questo sopruso

Rifiuti da Napoli, Cgil: lotteremo contro questo sopruso

“L’Irpinia non sarà lo sversatoio della Campania, siamo pronti ad ogni forma di mobilitazione contro scellerate decisioni prese da altri, che penalizzano la provincia di Avellino”. Così il segretario provinciale della CGIL di Avellino, Vincenzo Petruzziello, rispetto all’ipotesi che l’Irpinia accolga ancora una volta i rifiuti delle altre province campane. “E paradossale che il presidente della Provincia di Napoli decida deliberatamente che l’Irpinia sia l’area idonea ad accogliere i rifiuti di Napoli, immaginando che dopo il “ratto” della sanità, la Regione Campania imponga al nostro territorio l’ennesima rapina, anche sul versante dei rifiuti. Forse – osserva Petruzziello – il fatto che l’Irpinia, sia stata penalizzata nel settore sanitario, a dispetto di una virtuosa gestione, autorizza qualcuno a immaginarla come terra da depredare ed abitata da cittadini di serie B. Anche sul versante dei rifiuti, infatti, la nostra provincia è l’unica ad aver mostrato capacità di programmazione per risolvere la questione del ciclo integrato dei rifiuti e bene ha fatto il presidente della provincia, Cosimo Sibilia a far sapere al suo collega napoletano che non vi è spazio per ulteriori furbizie e prevaricazioni. Occorre – aggiunge Petruzziello – fare fronte comune, al di là degli steccati politici ed ideologici, portando avanti con celerità il piano provinciale dei rifiuti, accelerando i passaggi per l’operatività della società provinciale, imponendo alla regione Campania, con l’impegno di tutti i rappresentanti istituzionali, un cambio di rotta nella considerazione dell’Irpinia, sostenendo il processo di “provincializzazione” del ciclo integrato dei rifiuti dalla stessa Regione imposto. Rispetto alla malaugurata ipotesi che l’idea malsana del presidente Cesaro possa prevalere, la Cgil non farà sconti a nessuno, immaginando azioni di mobilitazione con il coinvolgimento dei livelli regionali, così come è ormai inevitabile che in difesa delle strutture sanitarie irpine non è più rinviabile una grande giornata di mobilitazione insieme ai sindaci dei 119 comuni irpini. Abbiamo messo in campo, negli ultimi mesi, uno sforzo di collaborazione e condivisione, approdato nella stesura del Patto per lo sviluppo, che sulla salvaguardia dell’ambiente e sull’offerta dei servizi al cittadino individua due dei suoi specifici punti di forza. Non consentiremo che i ritardi di altre province e l’incapacità di altri amministratori, come l’immobilismo della regione Campania, vanifichino gli sforzi e determinino ulteriori condizioni di isolamento ed arretratezza per la comunità irpina. Chiediamo – ribadisce Petruzziello – ai livelli istituzionali ed ai rappresentanti politici irpini uno scatto di orgoglio, il superamento di posizioni di trincea, per tutelare il diritto alla salute dei cittadini dell’Irpinia ed il diritto all’ambiente, anche in virtù della ritrovata capacità di programmazione e progettualità che comunque ci ha contraddistinto rispetto agli sprechi registrati nelle altre province che continuano, però, a godere di crediti illimitati. A chi immagina che la scarsa capacità di risolvere i problemi possa essere celata scaricandola su altri, la Cgil, augurandosi che possa essere una scelta unitaria, opporrà la più decisa mobilitazione e la difesa del territorio irpino, non per spirito campanilistico, ma per vedere affermato il principio dell’equità nella gestione delle risorse pubbliche, che può trovare anche sponda nella regola di solidarietà ma non certo in presupposti di prepotenza e cecità politico amministrativa”

SPOT