Rifiuti, De Luca lancia l’allarme: “Nuova emergenza alle porte”

“La situazione è delicatissima. I siti utilizzati sono prossimi all’esaurimento, gli impianti funzionano male, l’iter per la costruzione dei termovalorizzatori procede a rilento, continuano i sequestri di discariche abusive e le bonifiche sono ferme al palo. Tra qualche mese non ci saranno più spazi in cui sversare l’immondizia, il che vuol dire che in Campania potrebbe riaprirsi la caccia a nuovi siti per fronteggiare una nuova ondata di crisi che, considerato l’imminente arrivo dell’estate, potrebbe accompagnarsi a un’emergenza igienico-sanitaria. E stavolta il disastro potrebbe superare quello del 2008”. A lanciare l’allarme è il senatore del Partito Democratoco Enzo De Luca, al termine della missione della Bicamerale di inchiesta ecomafie in Campania. Da martedì scorso fino al pomeriggio di oggi, la Commissione ha audito i massimi rappresentanti di istituzioni e forze dell’ordine di Benevento, Avellino e Caserta, magistrati delle Procure di Benevento e Caserta e rappresentanti delle imprese impegnate nel trattamento dei rifiuti e ha effettuato sopralluoghi nella discarica di Sant’Arcangelo Trimonte (Bn) e negli impianti Stir di Caivano e Giugliano (Na). “Il quadro è assai preoccupante – prosegue De Luca – Nonostante le promesse di interventi risolutivi da parte del Governo centrale e di quello regionale, le comunità sono state abbandonate a loro stesse e ogni giorno si trovano a dover vivere in una condizione di assoluto degrado. Nelle zone vicine ai siti in cui vengono sversati i rifiuti l’aria è irrespirabile e ci si deve tappare in casa per evitare che i miasmi arrivino fin dentro le mura domestiche. Anche il protocollo tra Governo e Regione per le bonifiche è rimasto lettera morta. Le risorse non sono state assegnate e le comunità che per anni hanno sopportato che nelle loro terre arrivassero tonnellate e tonnellate di rifiuti provenienti da tutta la regione ormai non si fidano più della politica e dei rappresentanti delle istituzioni. E la Campania, già in testa alla classifica dell’illegalità ambientale, diventa sempre più preda delle mafie, che dai traffici illeciti di rifiti traggono incassi ultramilionari. A questo punto mi chiedo per quale ragione il Governo non si adoperi a dare attuazione all’indicazione, proposta su iniziativa mia e del Pd e recepita nell’ultimo decreto legge – il n. 196 del 26 novembre 2010 – di utilizzare, previe le opportune verifiche tecniche e la messa in sicurezza ambientale, le cave dismesse o abbandonate per depositarvi i rifiuti trattati. Per quale ragione si continua a disattendere tale disposizione? Il Governo non può continuare a mantenere quest’atteggiamento di colpevole indifferenza. Chiederò risposte ufficiali anche con una interrogazione parlamentare. I cittadini della Campania non sono figli di divinità minori. Per quanto mi riguarda non abbasserò la guardia e mi adopererò perché la legge approvata dal Governo venga rispettata. Ne va del futuro della Campania”.

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