Rifiuti: Russo (PD) e Pennetta (PD) bocciano Caldoro

Franco Russo e Donato Pennetta rispettivamente consigliere provinciale e responsabile sanità Pd intervengono sulla questione dei rifiuti: “Il nostro territorio provinciale è ricco di tante colline e montagne splendide, da qui il nome di verde Irpinia. Il Formicoso, una volta, era un altopiano bellissimo pieno di uccelli e zona molto ambita e conosciuta di caccia; adesso è pieno di pale eoliche; il Formicoso si trova vicino ad uno dei bacini idrografici più grandi del Mezzogiorno che tutti noi dovremmo tentare di preservare. Ricordiamo che l’Irpinia porta acqua alla città di Napoli ed alla regione Puglia. La comunità provinciale irpina, che è arrivata ad una raccolta differenziata che supera il 60%, deve assistere impotente allo scempio del proprio territorio con la realizzazione di una megadiscarica da parte della comunità provinciale napoletana che è arrivata ad una percentuale di raccolta differenziata da paesi africani. Noi diciamo Sì alla richiesta di solidarietà dalle aree metropolitane e costiere (infatti i rifiuti di Napoli, in parte sversano a Savignano Irpino) ma diciamo No con estrema fermezza alla voglia di prevaricazione, alla sopraffazione di Napoli rispetto ai nostri territori. Nel nostro cuore regna un tumulto di sentimenti; ci sentiamo offesi, umiliati; abbiamo voglia di ribellarci a questa ingiustizia. Questo pensiero ci indigna sempre di più, ci indigna sempre di più vedere calpestati i sacrosanti diritti della nostra comunità provinciale; noi che abbiamo chiesto il consenso ai cittadini per affrontare e risolvere i loro problemi, ci sentiamo inutili, tristemente e drammaticamente inutili. Ci sentiamo inutili nel dover subire questa umiliazione che vede noi irpini soccombere davanti alla prepotenza dei numeri dell’area metropolitana e costiera; Ci chiediamo e chiediamo a tutti gli irpini: c’è giustizia in tutto questo? Ci sentiamo come un pugile che ha subito un colpo non decisivo dall’avversario e, in attesa del conteggio dell’arbitro che dura dieci secondi, sfrutta questo tempo per recuperare tutte le energie e programmare una risposta valida ed efficace per vincere, non solo questa ripresa, ma l’intero incontro di boxe. Il centro destra ha vinto tre elezioni (amministrative, provinciali e regionali) sfruttando il problema rifiuti ed accusando le passate amministrazioni. E’ stata, a gennaio scorso, approvata la Legge n. 1 (pubblicata sulla G.U. n. 18 del 24/01/2011) derivante dalla conversione del Decreto Legge n. 196 di novembre 2010; in questa legge sono comprese varie iniziative (utilizzo delle cave abbandonate e dismesse della regione Campania che sono circa mille ed il cui utilizzo, anche parziale, permetterebbe di eliminare rifiuti compatibili con dette cave e, al tempo stesso, permetterebbe di realizzare un’azione di ripristino ambientale sulle stesse; cancellazione della discarica di Andretta ecc…). E’ questa una legge dello Stato. Noi chiediamo: perché questa legge viene disattesa dalla regione Campania? Quante cave sono state studiate? Quali sono i risultati? Forse non bisogna disturbare il padrone del vapore? Ricordiamo a noi stessi che Governo e Regione hanno lo stesso colore politico. Ed ancora: il Formicoso è stato cancellato dal Governo nazionale dai possibili siti di discarica e adesso quello regionale vorrebbe farlo diventare nuovamente sito di discarica? Io non capisco dove sta la coerenza politica della stessa coalizione; il braccio destro ordina una cosa (il Governo cancella Formicoso come sito di discarica) ed il braccio sinistro fa esattamente l’opposto e smentisce quanto deciso e legiferato dal Governo. Il Partito Democratico nazionale, dal punto di vista legislativo, ha fatto in pieno la propria parte; ha presentato, infatti, a novembre 2010, il Disegno di Legge n. 2463, che regola il superamento della gestione emergenziale dei rifiuti in Campania. Ricordiamo che la normativa esistente sui rifiuti è sottoposta anche ad una legge regionale del 2007. La regione Campania nel 2007 ha approvato la provincializzazione dei rifiuti con quote di solidarietà per le altre Province della Regione, in caso di difficoltà (come si sta facendo in questo periodo), e adesso per la propria incapacità a decidere vuole fare marcia indietro, calpestando ogni più elementare diritto degli irpini. Il Consiglio provinciale che si terrà lunedi 11 aprile 2011, con tutta la forza possibile, dovrà chiedere: A) il rispetto della legge nazionale vigente approvata a gennaio scorso e votata da tutti i rappresentanti del centro destra provinciale (compreso il presidente Sibilia); B) il rispetto della legge regionale esistente sulla “provincializzazione”. Come rispondere a questo duro colpo che si vuole infliggere all’Irpinia? Noi suggeriamo, in modo provocatorio, varie iniziative: – un gesto eclatante che attiri l’attenzione dei mass media nazionali (non far arrivare l’acqua a Napoli come, qualche giorno fa, ha dichiarato Angelo Giusto, ma anche tante altre possibili iniziative); – lo svolgimento del Consiglio Provinciale, davanti alla sede del Consiglio Regionale della Campania a Napoli, nello stesso momento in cui il Consiglio Regionale deciderà in aula di distruggere il nostro territorio; tutti i consiglieri provinciali, gli assessori ed il Presidente Sibilia dovranno presidiare il palazzo del Consiglio Regionale a Napoli; – la mobilitazione massiccia delle irpine e degli irpini; tanti cittadini irpini dovranno essere presenti lunedi in Consiglio Regionale per manifestare il disappunto, la rabbia e la forza della nostra terra; – dimissioni in massa di tutti gli eletti di questa Provincia (consiglieri, assessori, sindaci ecc…) da presentare nelle mani del Presidente Napolitano. Un augurio finale: che nessun rappresentante politico irpino faccia il doppio gioco; che tutti i nostri politici presenti in regione Campania, nessuno escluso, difendano fino in fondo l’Irpinia”.

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