Riprodotto il Big Bang, due irpini nella storia

Riprodotto il Big Bang, due irpini nella storia
Il Cern di Ginevra riproduce il Big Bang e tra i protagonisti ci sono anche due irpini. Gli scienziati sono riusciti a provocare una collisione tra particelle di protoni, dopo quasi un anno di blocco a causa di un problema tecnico. L’acceleratore LHC (Large Hadron Collider) di Ginevra ha effettuato…

Riprodotto il Big Bang, due irpini nella storia

Il Cern di Ginevra riproduce il Big Bang e tra i protagonisti ci sono anche due irpini. Gli scienziati sono riusciti a provocare una collisione tra particelle di protoni, dopo quasi un anno di blocco a causa di un problema tecnico. L’acceleratore LHC (Large Hadron Collider) di Ginevra ha effettuato con successo il suo primo esperimento sotto un tunnel di 27 chilometri al confine tra Francia e Svizzera, nella notte del 20 novembre 2009, con l’intento di scoprire come è nato l’universo. Un’impresa storica che ha visto, tra i suoi collaboratori, due arianesi: il fisico delle particelle Michele De Gruttola di 26 anni e l’ingegnere software 24enne, Roberto Agostino Vitillo. Il dottor De Gruttola lavora all’esperimento CSM per conto dell’INFN di Napoli ed il dottor Vitillo lavora all’esperimento ATLAS per conto dell’INFN di Pisa; entrambi gli esperimenti sono coordinati dal Cern per un unico progetto, l’acceleratore LHC. Sono due giovani laureati che collaborando all’esperimento più innovativo del millennio, il quale ha, tra i suoi obiettivi, lo studio delle nostre più remote origini: scoprire come prese forma l’universo, dopo che il Big Bang, 13,7 miliardi di anni fa, polverizzò la materia ad altissime velocità sprigionando enormi quantità di energia che produssero il sole, le stelle, i pianeti e la vita.

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