Riqualificazione energetica,Venezia: no a incentivi è pura follia

Riqualificazione energetica,Venezia: no a incentivi è pura follia

“Gli eletti in Irpinia sostengano l’emendamento alla finanziaria che consente la proroga delle detrazioni fiscali del 55% a sostegno degli interventi di riqualificazione energetica”. Questo è quanto chiede la Cna, che ha colto la gravità della scelta del governo nel tagliare i benefici fiscali in questione mettendo a serio rischio un altro comparto produttivo che dalla crisi era stato risparmiato proprio grazie alle scelte in discussione”.
Si tratta di uno degli interventi più significativi di utilizzazione intelligente della leva fiscale in quanto assieme all’impatto congiunturale di favorire la domanda e la difesa dell’occupazione ha concorso all’obiettivo generale di abbattere la bolletta energetica delle famiglie e del Paese contribuendo al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Unione Europea per combattere i cambiamenti climatici. Secondo i dati forniti dall’Enea, infatti, in validità della detrazione fiscale, si è data una boccata d’ossigeno per l’economia italiana, con i 591.800 interventi effettuati, per investimenti pari a 7 miliardi e 883mila euro dal 2007 al 2009.
“La scelta di Tremonti – anche contro il parere della Prestigiacomo- , ha dichiarato il Presidente Provinciali degli impiantisti della CNA, Francesco Venezia, di non rinnovare la detrazione è ingiusta, sbagliata ed improvvida. Non si tratta, infatti né di un intervento assistenziale, e neppure di un intervento meramente congiunturale. Fare risparmi a danno degli investimenti a supporto della spesa per la riqualificazione energetica è in contraddizione con gli obiettivi di rilancio dell’economia e di modernizzazione del Paese in quanto avrebbe un evidente impatto negativo, in termini economici e occupazionali, sui settori delle costruzioni, della produzione di serramenti e infissi e dell’impiantistica, che rappresentano il 20 per cento del Pil del Paese e che vedono una presenza significativa dell’artigianato e delle micro e piccole imprese, quelle che, anche in una provincia come la nostra, mostrano di essere le meglio capaci di resistere sul mercato e più pronte a ripartire. La scelta giusta, al contrario è quella di rendere le detrazioni permanenti, dando così, in questo periodo di crisi, certezze agli operatori economici, ai professionisti e agli utenti”.
“Auspichiamo pertanto che i deputati e senatori irpini e soprattutto il sen. Sibilia, che è anche il rappresentante generale di questa terra in quanto Presidente della Provincia, accolgano il nostro invito. Deve essere comunque chiaro che la CNA farà in modo che le imprese del settore saranno individualmente informate del voto di ogni singolo parlamentare perché dalle stesse imprese dell’edilizia e degli impianti possa essere valutata la loro sensibilità per le problematiche stringenti che l’economia irpina in questo momento presenta”.

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