Russo (PD): “Cittadini mobilitati per difendere la sanità”

AVELLINO – Il consigliere provinciale del Pd Franco Russo interviene sulla questione dell’attuazione del piano sanitario: “L’ingegnere Florio è persona perbene e molto capace però vive il mandato di commissario straordinario della ASL in modo troppo intransigente, quasi “cattivo”; adotta un comportamento troppo rigido, troppo rigoroso soprattutto per quanto riguarda i tagli senza usare la stessa solerzia per garantire una assistenza ai cittadini dell’alta Irpinia che sia la stessa di quella di Napoli e delle isole (dove il costo del sistema sanitario è stato per decenni e lo è ancora oggi ben più alto che da noi); insomma deve far quadrare i conti e basta; io ricordo a me stesso che l’assistenza sanitaria ai cittadini non è solo impegno di risorse economiche (da noi sempre usate con parsimonia e senza sprechi), personale, strumentazione ma è anche e soprattutto umanità rispetto a chi è più sfortunato perché ammalato. L’ingegnere Florio, persona degnissima ovviamente non è la figura istituzionale con cui discutere di correzioni di rotta che, basta volerlo sono sempre possibili. Ricordo il maggiore finanziamento, per l’anno 2011, di circa 180 milioni di euro che la regione Campania ha avuto dal governo nazionale; una piccola parte può essere utilizzata per correggere le storture irpine. E’ la parte politica (il Presidente Caldoro) il riferimento; però abbiamo, fino ad oggi, avuto solamente segnali negativi; basta ricordare che a Napoli non ci ha nemmeno fatti entrare. La regione Campania ha commesso tanti errori politici costringendo anche il Governo “amico” ad un giudizio negativo sulla finanziaria regionale e continua a commetterne. Non capisco nemmeno la fretta di firmare questo piano attuativo proprio in questi giorni; per questo pongo una domanda: perché questo piano attuativo è stato firmato proprio adesso visto che a Napoli bisogna tornare al voto per il ballottaggio? Il piano regionale può e deve essere modificato, può e deve essere rimodulato con l’obiettivo finale di migliorare l’assistenza sanitaria nella nostra Provincia. Io considero quattro i punti cardine da prendere in considerazione per il riordino della sanità in Irpinia e precisamente: riorganizzare ma non chiudere gli ospedali dell’alta Irpinia; assicurare una rete di emergenza con personale e strutture adeguate; offrire una migliore assistenza territoriale garantendo i cosiddetti codici bianchi (ad esempio coliche renali, ferite, traumi lievi ecc…), le visite specialistiche ed esami non complessi (ECG, Ecocardiogramma ecc…); questo da un lato decongestiona il pronto soccorso e dall’altro evita, ai cittadini, lunghissime attese per le visite specialistiche ed esami non complessi; sblocco delle assunzioni per compensare la mancanza di medici ed infermieri nei nostri ospedali con innesto di forze fresche; ricordo che negli ospedali irpini mancano circa 100 medici e circa 250 infermieri di cui abbiamo assolutamente bisogno. Sono totalmente d’accordo con il Senatore Enzo De Luca quando dichiara di essere disponibile ad un patto “vero ed utile” tra partiti, anche di diversa estrazione politica, in difesa dell’Irpinia e dei suoi diritti. Faccio il medico di famiglia ed ovviamente difendo la mia categoria; non siamo certo noi medici di famiglia ad incidere sulle scelte di poltica sanitaria della regione Campania e della nostra ASL; ne approfitto per lanciare un appello a tutti i medici di questa Provincia: evitiamo polemiche tra di noi; servirebbero solamente a danneggiare ulteriormente l’Irpinia e forse, a perdere anche altri diritti. Concludo questo mio intervento con una accorata preghiera all’Irpinia tutta per una massiccia mobililitazione e per protestare contro questo ennesimo schiaffo contro il nostro territorio. Il Sud in generale e l’Irpinia in particolare si sono adddormentati ormai da tanto tempo. Tutti abbiamo il dovere di fare un sacrificio, grande, grandissimo, immane che però dia un risultato: risvegliare le coscienze delle donne e degli uomini della nostra terra. Noi dobbiamo risvegliare la voglia di difendere i diritti conquistati nei decenni scorsi dalle generazioni di allora. Irpinia ti prego svegliati dal torpore in cui sei caduta; Irpinia ti prego ribellati alle secolari bugie del napolicentrismo; Irpinia ti prego insorgi per difendere i pochi diritti che ti sono rimasti e per riavere quelli che ti sono stati tolti; Irpinia ti prego alza la testa, mostra tutta la tua tenacia e riprenditi quello che è tuo”.

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