Sanità, continua lo stato di agitazione al Criscuoli

SANT’ANGELO DEI LOMBARDI – I dipendenti dell’Ospedale Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi, nei giorni scorsi si sono riuniti in assemblea per discutere delle problematiche relative alla chiusura della Chirurgia e del Pronto Soccorso e di fatto dell’Ospedale stesso, alla luce del deliberato del Commissario dell’ASL. Il personale dell’Ospedale, che ancora in questi giorni continua ad incontrarsi, dopo una approfondita discussione su questi scottanti temi,che vedono l’Ospedale Criscuoli,in precedenza DEA di I° liv.,uscire dalla rete dell’emergenza,hanno proclamato lo stato di agitazione e si sono riservati di programmare una serie di iniziative che,in sintonia con le istituzioni locali,le forze sociali e politiche sensibili,i dipendenti ed i i lavoratori di enti,istituzioni ed aziende in dismissione,di giungere a proclamare lo sciopero generale in Alta Irpinia.”Si sta lavorando anche all’idea dello sciopero del voto ed alla distruzione dei certificati elettorali”, afferma il Presidente della Pro Loco “Alta Irpinia” di Sant’Angelo dei Lombardi, Tony Lucido. “I dipendenti hanno preso atto che il tavolo tecnico/politico,voluto dal Presidente Sibilia presso la Provincia ha partorito “il topolino”.Infatti l’atto predisposto dal Commissario Straordinario dell’A.S.L,in ottemperanza a sciguarate scelte strategiche regionali,è ancora più penalizzante e mortificante per il Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi.I dipendenti,ma anche cittadini di questo territorio, rivolgono un pressante invito ai Sindaci,agli Amministratori Comunali,ai Consiglieri Comunali e Provinciali,al Presidente della Provincia,ai componenti delle Comunità Montane,dei Consorzi,affinchè verificata,loro malgrado,l’impossibilità di incidere e cambiare le scelte fortemente penalizzanti per questo territorio,di cui si sono candidati ad essere i legittimi rappresentanti, interpreti dei bisogni, questi si dimettano in segno di protesta e perchè no’,si autosospendano dai rispettivi partiti,organizzazioni e movimenti di appartenenza,facciano così esplodere la “Vertenza Irpinia”,ancora di più la Vertenza Alta Irpina. L’Ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi non è al servizio di un solo comune,ma di un territorio vasto,prevalentemente montano ed è l’unico punto di riferimento per ictus,infarti,traumi da lavoro,da incidente automobilistici e di ogni tipo e patologie di ogni genere,spesso,se non quasi sempre, è l’unica risposta immediata alle problematiche di natura sanitaria e di emergenza in questo territorio.Non è assolutamente vero che costa troppo e la sua soppressione produrrà esigue economie, ma disagi, morti,sofferenze e tragedie,le cui colpe ricadranno sulla classe dirigente, di ieri e di oggi,incapace e silenziosa,quasi prona al potere napoletano alla voragine della spesa sanitaria di quella città.Il problema,a detta dei dipendenti, non è la difesa del posto di lavoro di pochi lavoratori sic!(comunque sono alcune centinaia).Basta con le chiacchiere dei soloni della sanità,che quando parlano,oltre a rappresentare interessi privati,le loro idee sono già superate.L’eccellenza nella sanità si organizza preparando il territorio, ed attivando ospedali piccoli,come filtri,in modo che i grandi ospedali possano non essere intasati.Non è vero che gli ospedali piccoli sono pericolosi,anzi sono a misura d’uomo e nelle civiltà occidentali dal centro li stanno spostando in periferia!Quindi non è vero che si vuole l’ospedale sotto casa ma si vuole semplicemente difendere un ospedale baricentrico rispetto all’Alta Irpinia,a servizio di circa 60 mila abitanti facilmente accessibile con tecnologie a professionalità qualificate,gli operatori,quasi tutti,figli di questa terra portano dentro i valori della grande civiltà contadina:dedizione al lavoro,senso del sacrificio e forte senso della solidarietà!Mobilitiamoci tutti per difendere l’Ospedale Criscuoli,l’emergenza, la chirurgia,il diritto alla salute ed alla dignità della gente d’Irpinia!le sofferenza ,le tragedie ,le morti che ci saranno a causa dalla non immediatezza di soccorso ed emergenza,la carenza di assistenza che farà scadere la qualità della vita per gli abitanti di questo territorio saranno macigni gravosi sulla coscienza e nella storia di quanti assistitono inermi a questo scempio,chi responderà ai mille perchè delle donne rimaste vedove,dei figli rimasti orfani,ai perchè di quanti saranno devastati dal dolore per la perdita dei propri figli,amici o familiari per carenza di assistenza e per una sanità appena avviata dalle nostre parti ed oggi totalmente distrutta dagli uomini,dalla politica e da una regione,di ieri e di oggi,sempre più distrutta da questo territorio”.

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