Sanità, Molinario: “Il sistema è vicino al collasso”

“La sanità italiana in stato di agitazione. I sindacati di medici, veterinari, dirigenti sanitari, tecnici, professionali e amministrativi dipendenti e convenzionati con il Servizio sanitario nazionale e dell’ospedalità privata, alle prese con un costante peggioramento delle condizioni di lavoro, si dicono pronti a dichiarare lo stato di agitazione”. E’ quanto fa sapere il Segretario Provinciale di Avellino della FPCGIL Medici dott. Pasqualino Molinario, componente della Segreteria Nazionale della FPCGIL Medici.
“I lavoratori del Ssn denunciano “condizioni di lavoro sempre più gravose e rischiose, la ricorrente invadenza legislativa che rischia di limitare l’autonomia professionale, l’attacco alle casse previdenziali, l’assenza di volontà di separare politica e carriere professionali”. Nel dettaglio, le organizzazioni sindacali chiedono provvedimenti che migliorino le condizioni di lavoro, intervenendo sul blocco del turnover, sul rispetto dell’orario di lavoro e dei periodi di riposo, sull’obbligo di sostituzione delle assenze per gravidanza; impediscano il continuo ricorso ai contratti atipici, stabilizzando gli attuali precari; recuperino le prerogative contrattuali a livello aziendale; Per i sindacati, “è urgente anche un atto legislativo che, a partire dalla definizione dell’atto medico, intervenga sul tema della responsabilità professionale di fronte al crescere del contenzioso, alimentato da comportamenti opportunistici, da carenze organizzative e strutturali, da incaute norme legislative.
Le organizzazioni sindacali di categoria tornano a chiedere ascolto a Governo e Regioni “pronte a dichiarare lo stato di agitazione per avere risposte a legittime e reiterate richieste e continuare ad assicurare ai cittadini la qualità dei servizi sanitari”). Nelle ASL Campane si attendono le linee guida per gli Atti Aziendali che sono ferme a Roma al tavolo interministeriale . Anche la ASL di Avellino con le sue articolazioni ospedaliere e l’Azienda Ospedaliera Moscati devono fare i conti con la carenza ormai cronica di personale e di fondi per il miglioramento tecnologico. Il nuovo Patto per la Salute prevede tagli di quasi 8 Miliardi di euro in tre anni ai Fondi Sanitari, nuovi ticket, una rivisitazione dei nuovi LEA ( livelli Essenziali di Assistenza ).
Le preoccupazioni del Sindacato – prosegueMolinario – sono quelle che si potrebbe arrivare ad una minore erogazione delle prestazioni garantite dai LEA stessi od ad una minore qualità delle stesse. Nel frattempo, dai dati forniti dai Questori della Camera dei Deputati, i Deputati godrebbero di un’assistenza sanitaria integrativa privata finanziata da Montecitorio, con un rimborso non solo ai 630 onorevoli, che pure dispongono di un rimborso di 25.000 euro mensili, ma anche ai 1.109 familiari e conviventi.
Nel 2010 , deputati e parenti avrebbero speso complessivamente 10 milioni e 117.00 euro: 3 milioni e 92.000 euro per spese odontoiatriche, oltre 3 milioni per ricoveri ed interventi in cliniche private, 976.000 euro per fisioterapia, 698.000 euro per visite varie, 488.000 per occhiali, 257.000 per la psicoterapia, 28.138 euro per vene varicose, 3.636 euro per visite omeopatiche, e quando sono stati curati nelle strutture pubbliche hanno chiesto il rimborso dei ticket per 153.000 euro. Altri dati, per balneoterapia, shiatsu, massaggio sportivo, elettroscultura (ginnastica passiva), ed interventi di chirurgia plastica non sono stati forniti”.

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