Sanità, Nappi: “La proposta di Gallicchio è inattuabile”

“L’iniziativa avanzata dal dirigente del Partito democratico, Pasquale Gallicchio – ossia la raccolta di firme per chiedere alla Regione Campania atti immediati per fare in modo che l’80% delle risorse risparmiate dalle Aziende Sanitarie Locali siano spese in seno alle stesse, mentre il 20% versate in un fondo di solidarietà per le Aziende sanitarie con i conti in rosso’ – è davvero una bella idea! In ogni caso arriva tardi. Peccato che sia irrealizzabile. Ed è sicuramente speculare rispetto all…

“L’iniziativa avanzata dal dirigente del Partito democratico, Pasquale Gallicchio – ossia la raccolta di firme per chiedere alla Regione Campania atti immediati per fare in modo che l’80% delle risorse risparmiate dalle Aziende Sanitarie Locali siano spese in seno alle stesse, mentre il 20% versate in un fondo di solidarietà per le Aziende sanitarie con i conti in rosso’ – è davvero una bella idea! In ogni caso arriva tardi. Peccato che sia irrealizzabile. Ed è sicuramente speculare rispetto alla prossima competizione elettorale delle politiche di primavera”. E’ il commento del consigliere regionale del Pdl – gruppo federato Caldoro, Sergio Nappi che inoltre spiega come le iniziative legislative in tal senso siano state già assunte ma purtroppo risultano in contrasto con il piano di rientro del deficit sanitario.
“Gallicchio – aggiunge il consigliere regionale – dovrebbe essere a conoscenza che la legge regionale n. 32 del 1994 è stata modificata con la n. 23 del 21 luglio 2012. Inoltre al comma 9 dell’articolo 28 dopo le parole ‘avanzi di amministrazione’ sono state aggiunte le seguenti: ‘nel rispetto dell’articolo 2430 c.c.’… La modifica del comma 9 dell’articolo 28 consente alle aziende sanitarie locali e a quelle ospedaliere l’utilizzo degli eventuali avanzi di amministrazione, nel rispetto dell’art. 2430 del codice civile. Tale legge rende possibile l’utilizzazione di eventuali economie di gestione per qualificare i servizi resi, incentivando e premiando le comunità interessate, anziché essere destinate al ripiano dei debiti pregressi ed al beneficio di quegli enti e le loro comunità che non sono stati virtuosi e continuano a non esserlo.
“Questo il senso dell’iniziativa legislativa di cui il sottoscritto è stato tra i promotori, ma che sembra – ripete Nappi – non attuabile perché in contrasto con i limiti di spesa posti dalla struttura commissariale della sanità regionale”.

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