Sciopero, donne Cgil: interventi mirati per migliorare condizione

AVELLINO – In vista dello sciopero regionale proclamato dalla CGIL per l’8 Marzo , si è riunito lunedì 25 febbraio il Coordinamento Donne della CGIL di Avellino. “Il Coordinamento – si legge nella nota – ha rimarcato l’esigenza di dare alla condizione femminile in generale e in particolare del disagio che colpisce le donne della nostra regione, una visibilità e una presenza particolare all’interno della giornata di sciopero, in considerazione della data scelta che solitamente si accompag…

AVELLINO – In vista dello sciopero regionale proclamato dalla CGIL per l’8 Marzo , si è riunito lunedì 25 febbraio il Coordinamento Donne della CGIL di Avellino. “Il Coordinamento – si legge nella nota – ha rimarcato l’esigenza di dare alla condizione femminile in generale e in particolare del disagio che colpisce le donne della nostra regione, una visibilità e una presenza particolare all’interno della giornata di sciopero, in considerazione della data scelta che solitamente si accompagna alla Festa delle donne.
Le cifre e le motivazioni dello sciopero: disoccupazione, lavoro nero, povertà, chiusura di asili e scuole, scarsi investimenti sulle politiche sociali, determinano un ulteriore arretramento delle condizioni di vivibilità delle donne all’interno di questa provincia e di questa regione più in generale. L’immobilismo della Giunta Regionale e la mancanza di investimenti su politiche sociali e di conciliazione di vita e lavoro, ha ricacciato le donne all’interno delle loro case in una condizione che era già difficile prima della crisi. In particolare si denuncia l’assenza di strutture di sostegno e punti di ascolto in provincia di Avellino che supportino e aiutino le donne oggetto di violenze. Tale fenomeno è ormai senza argini, e solo investimenti mirati atti a creare le condizioni per la denuncia delle situazioni di violenze possono dare speranza alle tante donne che giornalmente le vivono. A tal proposito il Coordinamento Donne della CGIL fa appello alle tante Associazioni del territorio affinché partecipino a prescindere dalle valutazioni politiche dello sciopero, ma perché si crei e consolidi quella rete che dia visibilità e presenza alle istanze delle donne irpine. Ogni donna di questo territorio ha almeno una buona ragione per partecipare”, conclude la nota.

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