Scomparsa Pandiscia, il ricordo di Sbrescia

LACEDONIA – Vincenzo Sbrescia consigliere dell’Archeoclub Irpinia ricorda l’avvocato Pandiscia: “La scomparsa di Tonino Pandiscia, l’Avvocato della televisione italiana, lascia in chi ha avuto la fortuna di conoscerlo una scia di ricordi e un grande rimpianto. E’ stato un grande giurista, un illustre irpino che ha onorato la sua terra natale per la sua grandissima professionalità e la sua straordinaria capacità comunicativa che lo ha reso popolare al pubblico radiotelevisivo. Giornalista, scrittore, saggista, Tonino Pandiscia è stato un personaggio poliedrico, dotato di una grande umanità. E’ stato per anni uno dei pilastri dell’Ordine nazionale dei giornalisti, molto amato dal grande pubblico per la sua partecipazione ad importanti trasmissioni Rai. In televisione riusciva magistralmente a rendere chiare problematiche giuridiche assai intricate che illustrava puntualmente ai telespettatori, dimostrando una particolare capacità espositiva che lo faceva apprezzare anche dal pubblico meno esperto delle questioni giuridiche. Profondamente cattolico, figlio spirituale di Padre Pio, è stato uno dei gelosi custodi della memoria del Santo di Pietrelcina. Nato a Lacedonia è stato sempre orgoglioso delle sue radici meridionali ed in particolare dei suoi natali irpini. Genero dell’On. Salvatore Scoca, uno dei padri nobili della Costituzione repubblicana ed uno degli uomini politici irpini più acuti. Tonino Pandiscia conservò sempre un legame forte con la provincia di Avellino, oltre che con la daunia a cui fu parimenti legato. Fu interlocutore dei grandi protagonisti dell’informazione pubblica radiotelevisiva, tra cui Sergio Zavoli. Come giurista esperto dei problemi dell’informazione l’avv. Pandiscia operò sempre a difesa dei valori costituzionali posti a presidio della libertà di stampa, svolgendo all’interno dell’Ordine nazionale dei giornalisti un ruolo attivo, efficace ed incisivo a difesa dei diritti dei giornalisti ed a garanzia dell’indipendenza della stampa. È stata una delle grandi intelligenze irpine che hanno dato lustro alla nostra terra. E’ stato un illustre figlio della nostra Irpinia. Ed è giusto che venga adeguatamente ricordato per la sua onestà, per la sua umiltà e per la sua grande professionalità”.

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