Scuola, domani studenti pronti a tornare in piazza

Pubblichiamo una nota da parte dell’Unione degli Studenti di Avellino: “Domani è il 7 ottobre e gli studenti sono pronti a tornare in piazza. Si può dire che il movimento non si sia mai spento, dopo un anno scolastico come quello dello scorso anno nel quale la mobilitazione studentesca iniziò l’8 ottobre e perdurò fino a luglio nel decennale del G8 di Genova, passando per il 17 Novembre, il 14 Dicembre, il 19 Aprile e la fondamentale vittoria del referendum. Si può quindi parlare di un movimento mai spento, e che senza cali sta continuando e continuerà con la mobilitazione di domani e con la mobilitazione internazionale del 15 ottobre. Ma, nonostante gli studenti si siano fatti sentire, non è che la loro situazione o la situazione della scuola pubblica sia migliorata, anzi va sempre più peggiorando. E’ sempre problematico spiegare i problemi della nostra generazione, perchè sono talmente vasti che talvolta appare più semplice analizzare le poche cose che continuano a funzionare. I continui tagli alla scuola pubblica stanno provocando problemi sempre più tangibili nella vita scolastica: classi di 30/35 alunni, dove si è costretti ad iniziare il giro d’interrogazioni da novembre, rendendo quasi impossibile terminare il programma di studi; professori che cambiano continuamente facendo perdere allo studente assiduità, metodo e punti di riferimento, oppure professori ai quali viene assegnata la cattedra verso metà ottobre, privando così i ragazzi di più di un mese di lezione in una disciplina. Senza contare la mancanza di elementi basilari, quali la carta igienica o il sapone nei bagni, oppure la pessima condizione dell’edilizia scolastica, sempre più precaria per la maggior parte degli edifici scolastici irpini. I continui tagli al diritto allo studio stanno rendendo sempre più utopica la legge regionale approvata in Campania nel 2005. Il diritto allo studio dovrebbe essere alla base della meritocrazia, per consentire ad ogni studente le stesse possibilità di accedere al sapere ed ai luoghi del sapere. Ad ogni studente infatti, in quanto soggetto in formazione, dovrebbe essere garantito un reddito di formazione diretto (borse di studio) e indiretto (agevolazioni economiche nei luoghi di cultura). Quest’ultimo tipo di reddito dovrebbe essere garantito dalla famosa “Carta Io Studio”, progetto mai partito nella nostra provincia. Il sistema della didattica sta diventando sempre più antiquato e dottrinale. Lo studente viene visto come un recipiente nel quale inserire una miriade di nozioni, senza tener conto della formazione umana e civile del futuro cittadino. Sono stati sperimentati molti altri metodi di didattica, già utilizzati in altri paesi, più partecipativi, alternativi alla didattica frontale, ormai obsoleta e poco produttiva. Infine c’è la questione di una generazione che ignorata dalle classi politiche, che vedrà un futuro sempre più spento e contraddistinto dalla parola “precarietà”. Con una disoccupazione al 25% e un precariato così dilagante ci hanno privato anche di sogni e ambizioni. Il problema dell’indifferenza da parte delle classi politiche nei confronti dei giovani è particolarmente evidente nella nostra provincia, divenuta ormai l’ospizio della Campania. Spazi giovanili insufficienti, Forum giovani in cantiere da anni, un recente taglio di 95 000€ alle politiche giovanili sono la dimostrazione della completa indifferenza del comune e della provincia nei nostri confronti. Ma tutte queste non sono soltanto critiche, perchè sono supportate dalla presenza di una forte alternativa, che è il vero motivo che ci spinge a scendere in piazza. Difatti abbiamo condiviso una Controfinanziaria con l’associazione Sbilanciamoci, nella quale si dimostra che è possibile uscire dalla crisi senza distruggere welfare e scuola pubblica, ma anzi, investendo su queste ultime. E soprattutto portiamo avanti un’Altrariforma della scuola e dell’università, partita dal basso, fatta dagli studenti per gli studenti. Proprio per questo domani saremo in piazza , per portare avanti la nostra alternativa di scuola, coscienti che questo cambiamento e quest’alternativa non si possono concretizzare in un solo giorno di lotta, ma lavorando giorno dopo giorno all’interno delle nostre scuole, sicuri che cambiando la scuola abbiamo davvero la possibilità di cambiare la società. L’appuntamento è alle ore 9 a Pzz. d’Armi, il corteo terminerà presso l’ex gil, dove si eseguiranno dei gruppi musicali e si terrà un assemblea pomeridiana”.

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