Scuola, Gc e Prc: la gente non conosce bene la riforma Gelmini

Scuola, Gc e Prc: la gente non conosce bene la riforma Gelmini

I giovani comunisti/e di Cervinara, hanno svolto un volantinaggio davanti le scuole del piccolo paese irpino, riscontrando una informazione non corretta della riforma attuata dal Ministro Gelmini. “Tale situazione, richiede una controinformazione accorta che riporti lo stato reale del sistema scolastico italiano – sostiene il direttivo -. La domanda fatta agli studenti, genitori e docenti è stata: in che scuola torniamo? Le risposte sono state diverse. Altri, hanno rigirato la domanda e la risposta dei giovani comunisti/e è stata la seguente:
“L’inizio del nuovo anno scolastico conferma drammaticamente la gravissima situazione in cui versa la scuola della Repubblica, colpita da tagli e controriforme che priveranno milioni di giovani del diritto a un’istruzione qualificata. Decine di migliaia di docenti e di personale ATA, inoltre, sono espulsi dalla scuola dopo anni di precariato.
Siamo di fronte ad un’emergenza sociale senza precedenti, per le dimensioni dell’attacco all’occupazione in questo settore e per le conseguenze sul futuro delle giovani generazioni. Perfino le analisi internazionali ormai dimostrano il grave arretramento cui è sottoposto il sistema scolastico italiano.
Tutto questo richiede una mobilitazione attiva dell’intera società civile, insieme con le realtà scolastiche in lotta per la difesa della scuola della Costituzione. Le iniziative che in questi giorni si stanno diffondendo in tutto il territorio nazionale, costituiscono occasioni di aggregazione ed espressione del conflitto che possono coinvolgere anche altri settori della conoscenza, come si è già verificato nello scorso autunno. Può nascere un grande movimento di massa capace di sconfiggere il governo e imporre il ritiro di tagli e delle controriforme”.
“Ai genitori, studenti e docenti – sottolinea il direttivo – abbiamo garantito il nostro sostegno alle lotte in corso, organizzazione di manifestazioni e di controinformazione, partecipazione alle mobilitazioni e a tutto ciò che sarà individuato come utile a fronteggiare l’emergenza ‘diritto allo studio'”.

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