Scuola, per il Codacons “stangata” da 1100 euro a famiglia

E’ una “stangata” da 1.100 euro a famiglia quella che le famiglie si dovranno preparare ad ammortizzare in vista dell’apertura del nuovo anno scolastico. In Campania la prima campanella suonerà il prossimo 14 settembre intanto ci ha pensato il Codacons a fare i conti in tasca agli italiani. Secondo le stime per l’anno 2015-2016 la spesa sfiorerà i 1.100 euro a famiglia (con una media di quasi 500 euro a studente), in quanto i costi del “corredo” scolastico sono aumentati dell’1,7% rispetto allo …

E’ una “stangata” da 1.100 euro a famiglia quella che le famiglie si dovranno preparare ad ammortizzare in vista dell’apertura del nuovo anno scolastico. In Campania la prima campanella suonerà il prossimo 14 settembre intanto ci ha pensato il Codacons a fare i conti in tasca agli italiani. Secondo le stime per l’anno 2015-2016 la spesa sfiorerà i 1.100 euro a famiglia (con una media di quasi 500 euro a studente), in quanto i costi del “corredo” scolastico sono aumentati dell’1,7% rispetto allo scorso anno. E se sui libri di testo c’è poco da fare, dovendo mettere mano al portafogli per una spesa variabile, in base al grado di istruzione e alla scuola, sul materiale, perlomeno, a detta del Codacons si può risparmiare. Secondo il Codacons, il segreto per risparmiare: non “invaghirsi” dei brand più famosi e acquistare prodotti di identica qualità senza griffe spendendo così fino al 40% in meno. Altro consiglio dell’associazione è quello di preferire l’acquisto nei supermercati, dove si può risparmiare fino al 30% rispetto alle cartolibrerie, anche grazie ai c.d. prodotti “civetta”, ossia tutti gli articoli venduti in stock, addirittura sottocosto, con l’obiettivo di spingere il consumatore ad acquistare anche altro. Se ci si limita a comprare la merce civetta, ovviamente, il risparmio è notevole. Ottima idea, per il Codacons, anche quella di acquistare le “scorte”, soltanto in presenza di offerte promozionali e kit a prezzo fisso o tutto compreso oppure di rinviare l’acquisto ad un secondo momento, così come per le cose più “tecniche” (strumenti, dizionari, ecc.) la cui spesa potrebbe rivelarsi superflua senza le indicazioni di maestri e prof.

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