Scuola, riunione nazionale Pd: a Roma anche l’irpino Pisaniello

Ci sarà anche un irpino alla riunione nazionale del dipartimento scuola del Pd. Il giovane Valerio Pisaniello, responsabile provinciale “scuola e formazione” dei democratici, prenderà parte alla riunione convocata dal membro della segreteria nazionale di Bersani Francesca Puglisi. L’incontro avrà luogo sabato 18 febbraio all’hotel “Nazionale” a piazza Montecitorio. Prenderanno parte tutti i responsabili scuola provinciali e regionali del Pd insieme agli amministratori locali. Ci saranno anche numerosi parlamentari del Pd.
“Credo che l’incontro promosso a Roma sarà un’ottima occasione per discutere su un tema particolarmente importante quale è la formazione e la ricerca”. Questo l’esordio del giovane dirigente provinciale.
“Purtroppo in questi ultimi anni il nostro paese ha smesso di investire sulla ricerca recando una seria demotivazione morale nelle nuove generazioni che non scommettono più nello studio. L’incontro di Roma, quindi, sarà anche una grande occasione per portare le proposte della nostra realtà, quella del Sud – Italia, dove si registra sempre un più alto numero di disoccupati e di giovani laureati in fuga dal queste terre. Gli ultimi dati Istat – continua il giovane dirigente provinciale – sono a dir poco inquietanti: tassi di disoccupazione giovanile al 30 %, abbiamo battuto anche il record europeo nel registrare oltre due milioni e mezzo di giovani senza lavoro, tra cui, un milione di loro è residente al Sud – Italia. Ma non finisce qui. In Italia, su cento studenti universitari solo 30 riescono a portare a termine gli studi e la maggior parte di quei trenta lo fa in molti anni andando quasi sempre fuori dagli anni previsti dal corso di laurea intrapreso. E in tutto questo dobbiamo sorbirci anche gli insulti del vice ministro del lavoro Martone che ci definisce degli “sfigati”. Siamo al limite.
Negli ultimi anni ci hanno etichettato in tutti i modi, a partire dall’ex ministro Padoa Schioppa che lanciò la moda dei “bamboccioni” passando per Brunetta che ci ha definito dei “fannulloni” e, dulcis in fundo, mancava l’ultima degli “sfigati”. Ora per quanto gli studenti potranno prenderla comoda c’è da dire però che questo paese umilia sempre di più le giovani generazioni rinunciando, di fatto, al futuro dell’ Italia stessa. Se gli ultimi dati – continua l’analisi Pisaniello – registrano via via un crescendo di abbandoni e di rinunce alla laurea, dove quei pochi che riescono a concludere gli studi lo fanno in superando gli anni previsti del corso di laurea, c’ anche da dire che qualcosa nel sistema universitario non funziona. La maggior parte delle volte gli studenti si perdono anche perchè sono costretti a lavorare per mantenersi e, soprattutto i fuori sede, sono costretti ad affrontare pesanti affitti che le proprie famiglie non sono più in grado di sostenere perchè schiacciati dall’attuale recessione. E da qui inizia un vero e proprio parcheggio nelle università italiane che rischia di bruciare un’intera generazione delegittimando, di fatto, il prestigio di un titolo di studio e mettendoci in una situazione di svantaggio rispetto ai coetanei europei. Per non parlare poi del personale scolastico che, tra insegnanti e personale, grazie alle prodezze dell’ex Ministro all’Istruzione Gelmini, negli ultimi anni, ha subito una vera e propria riduzione indiscriminata riducendo la qualità della scuola e a tutti i livelli.
L’ultimo piano per l’anno 2012-2013 che la Regione Campania, tramite l’assessore alla Pubblica Istruzione Caterina Miraglia, ha varato per la riorganizzazione della rete scolastica prevede ben 151 scuole in meno. Di queste riguardano 134 per il primo ciclo e 17 per il secondo. In base al nuovo piano la provincia di Avellino subirà un taglio di circa 15 autonomie in meno. napoli 57, Caserta 27, Salerno 38 e Benevento 14. Una scelta che vuole essere compensata con lo stanziamento di un milione di euro per il potenziamento per il servizio scuolabus. Ancora una volta la Regione cerca di redigere piani e scelte sulla carta e non tenendo conto della realtà geografica complessa che caratterizza l’Irpinia. Il nostro territorio è composto da realtà molto lontane tra loro e arrivare in certi plessi scolastici significa per gli studenti fare ore di viaggio e lungo strade abbastanza scomode. Con questo piano si creano seri svantaggi per la frequentazione degli studenti minando quello che dovrebbe essere un loro diritto e agevolato, per giunta, dalle istituzioni.
Il tema quindi – questa la chiosa di Pisaniello – è molto delicato e Roma sarà anche un’occasione per portare delle nostre proposte al nuovo Governo al lvoro per risollevare il Paese”.

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