Senza assistenza, sciopero della fame per Giuseppe

IL CASO – L’ultima visita di un’operatrice l’ha ricevuta tre mesi fa. Poi nulla più. Giuseppe De Prisco, paraplegico quarantenne di Frigento, vive da oltre dieci anni su una sedia a rotelle e ha bisogno costante di assistenza a domicilio ma da novembre appunto la cooperativa che si prendeva cura anche di lui ha chiuso i battenti e il piano di zona sociale ancora non provvede a rimpiazzarla. Pertanto Giuseppe dopo aver scritto e telefonato a mezzo mondo non ha ancora ricevuto nessuna rispo…

IL CASO – L’ultima visita di un’operatrice l’ha ricevuta tre mesi fa. Poi nulla più. Giuseppe De Prisco, paraplegico quarantenne di Frigento, vive da oltre dieci anni su una sedia a rotelle e ha bisogno costante di assistenza a domicilio ma da novembre appunto la cooperativa che si prendeva cura anche di lui ha chiuso i battenti e il piano di zona sociale ancora non provvede a rimpiazzarla. Pertanto Giuseppe dopo aver scritto e telefonato a mezzo mondo non ha ancora ricevuto nessuna risposta e attende che qualcuno si faccia vivo e gli garantisca quel servizio domiciliare che gli spetta. Le sue giornate passano adesso nell’attesa di un segnale di una risposta che però non arriva. E così Giuseppe ha deciso di avviare lo sciopero della fame. “Spero che serva a qualcosa- spiega il giovane che ha perso la mobilità dopo un sinistro stradale a pochi metri da casa-. In questo Paese ormai i diritti dei cittadini sono diventati favori. Mi appello alle persone di buona volontà: fate qualcosa per risolvere la mia vicenda incresciosa”. Giuseppe non si arrende: ha esposto denuncia ai Carabinieri della stazione di Frigento e ha affidato il suo caso a un avvocato. Prima o poi, in attesa di avere l’assistenza che gli spetta conta di avere almeno giustizia.

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