Silvestri: “Su piazza Libertà si perde tempo prezioso”

«Mentre si consumano i soliti inutili convenevoli amministrativi, si perde tempo prezioso . Tempo che si poteva impiegare per consultare i cittadini come aveva proposto l’assessore Livio Petitto, come io stesso avevo suggerito» il consigliere comunale del Pdl Adelchi Silvestri ritorna sulla questione Piazza Libertà, dopo l’ennesimo nulla di fatto nella riunione dei capigruppo e l’ulteriore rinvio della discussione alla prossima seduta del consiglio comunale sul futuro della piazza più importante per la città. «Dopo tutto questo dibattitto che a volte è stato utile, e a volte ha rasentato l’assurdo, sarebbe il caso che il sindaco prendesse in mano la situazione per mettere un punto fermo alla vicenda. Da parte mia non posso che caldeggiare ancora una volta, e con forza, l’idea di una progettazione partecipata che dia poi luogo ad un concorso di idee. L’idea folle di un appalto concorso la stigmatizzo con altrettanta forza. Sarebbe un crimine ridurre tutto ad un appalto da assegnare all’ultimo minuto con la fretta di fare, senza poter giudicare e valutare l’idea progettuale. Piuttosto meglio non agire. La riqualificazione di Piazza Libertà è un processo di rinnovamento troppo importante per non dedicargli ogni tipo di attenzione e cautela. Per questo è necessario ascoltare i cittadini, e per questo è necessario che chi si occuperà della progettazione sia un architetto in grado di interpretare il volere dei cittadini. Non verrà perdonata a questa amministrazione una decisione affrettata che consegni ad Avellino un cantiere pluriennale che dia per frutto un luogo che non ci appartiene più. Sulle linee guida per la destinazione della piazza c’è poco da dire, dovrà essere pedonalizzata, così come deciso in passato. Mi permetto invece di dare dei suggerimenti sulla estetica. Ad Avellino non c’è una piazza grande, libera, di tipo europeo, che sia luogo di aggregazione e spazio libero da riempire con eventi. Insomma la mia idea per piazza Libertà è quella che si sposa con il suo nome: una piazza libera ed aperta, senza ingombri ed ostacoli. Con solo un elemento scultoreo al centro, casomai una fontana che possa richiamare quelle che ci sono adesso. E per ricordare il vecchio disegno delle fontane si potrebbe pensare ad una pavimentazione che in parte ne ripercorra il disegno in pianta. Io credo che quella piazza debba ritornare ad essere la piazza degli avellinesi e quindi di cittadini dovrà riempirsi, non di altro»

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