Terremoto, insieme Irpinia-Abruzzo

Terremoto, insieme Irpinia-Abruzzo
Sono passati 29 anni da quella sera di novembre che ha mutato irreversibilmente il destino dell’Irpinia. 29 non è una cifra tonda, quindi quest’anno le commemorazioni potrebbero essere poche, si preferirà aspettare il prossimo anniversario, il trentesimo. Ma quest’anno il terremoto dell’Irpinia è t…

Terremoto, insieme Irpinia-Abruzzo

Sono passati 29 anni da quella sera di novembre che ha mutato irreversibilmente il destino dell’Irpinia. 29 non è una cifra tonda, quindi quest’anno le commemorazioni potrebbero essere poche, si preferirà aspettare il prossimo anniversario, il trentesimo. Ma quest’anno il terremoto dell’Irpinia è tornato d’attualità, sulle pagine dei gionali, nelle immagini televisive, dopo il sisma che ha sconvolto L’Aquila e l’Abruzzo. Il “nostro” terremoto ha rappresentato l’esempio negativo in assoluto di come affrontare le ricostruzioni dopo una catastrofe. Alla luce di questa opinione consolidata, a torto o a ragione, nell’opinione pubblica, è arrivato il momento di interrogarsi sul tema della memoria del terremoto, su come sono andate realmente le cose; questa operazione deve necessariamente partire dalle comunità che hanno vissuto sulla propria pelle il terremoto e deve chiamare in causa chi ha vissuto quell’evento e chi è venuto dopo, le giovani generazioni che hanno un’idea parziale e frammentata della storia del dopo terremoto. Ormai i nostri paesi sono ricostruiti e vengono a mancare quei riferimenti visivi che fino a qualche anno fa riportavano alla mente la precarietà e la provvisorietà della ricostruzione. Occorre quindi un’operazione culturale di recupero e tutela della memoria, senza nessun intento consolatorio ma con l’obiettivo di raccontare la verità dei fatti. Le nostre comunità lo debbono ai quasi 3 mila morti del 23 novembre 1980. Per questo ROUGE spazi pubblici autogestiti, in questo triste anniversario, organizza per sabato 21 novembre alle 21 e 30, presso la sala consiliare del Comune di Lioni, uno spettacolo teatrale dal titolo: STORIE DI TERRA, DI SUONI E DI RUMORI, ovvero lo strano suonno re Compa Prisco e Compa Mostino, regia di Gianni di Nardo, prodotto da CoCIS (Coordinamento delle Compagnie Irpine di Spettacolo) e da Teatro 99 posti e portato in scena con il patrocinio del Comune di Lioni. Attraverso una forma comunicativa diretta ed efficace, raccontano i ragazzi di Rouge, si cercherà di tenere viva la memoria e di invitare a pensare a come contribuire, in maniera individuale e collettiva, per custodire, tutelare e trasmettere la memoria del terremoto come contributo alla costruzione del futuro.

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