Trasporti, Simeone: “Nessuna aspettativa dalla Consulta Regionale”

“Non affidiamo alla Consulta Regionale per la Mobilità troppe aspettative, in tema di trasporti regionali anch’essa costituisce occasione più utile a comunicazioni fantasiose della regione, che occasione vera di ascolto e presa di coscienza delle istanze di territorio, cittadini, utenza e forze sociali. L’ordine del giorno che prima era relativo alla sola “questione dei treni regionali di Trenitalia” è stato strategicamente allargato a quello che è il “piccolo” aspetto di tutti i servizi minimi regionali su gomma, come a dire parliamo di tutto per non parlare di niente.
Nel corso dell’incontro tra i tanti che denunceranno l’abbandono di interi territori si ripeteranno le visioni e previsioni del tutto inattendibili della Regione che continua, da tre anni e più, con impressionante sfrontatezza a illustrare un sistema che guarda al futuro, con i limiti ereditati dalla passata gestione, fuggendo impunemente ogni responsabilità per l’ evanescente gestione che ha abbandonato ogni comunità all’isolamento in alcuni casi totale.
Avellino nel prossimo futuro dovrà preventivare un ulteriore arretramento dell’ offerta di servizi, sia su gomma che su ferro, l’isolamento per i collegamenti ferroviari è oramai noto e, mentre si illustrano grandi attenzioni per l’Alta Capacità, si smantellano i tracciati esistenti come la Rocchetta San Antonio, e si programmano ulteriori tagli ai servizi minimi, che dopo aver registrato la cancellazione del finanziamento per i collegamenti degli impianti a fune, adesso toccheranno anche il residuo di quei pochi collegamenti ferroviari da e verso Benevento e Salerno, quali tappe obbligate per quelli che negletti dovessero scegliere di andare verso Napoli mettendo in conto che per una distanza di appena 60 Km. bisogna fare un cambio e preventivare più di 3 ore di viaggio. Il taglio di 1,4 Milioni di Treni/Km solo per i servizi di Trenitalia segnerà definitivamente la sconfitta di interi territori destinati alla desertificazione e non potranno essere i conti di Trenitalia a giustificare la negazione di un diritto costituzionalmente previsto, per la libertà di movimento e qualità della vita. Invitare l’Assessore Vetrella ad Avellino avrebbe un senso se questi fosse nelle condizioni di poter comprendere le ragioni dello sviluppo e della prospettiva dell’Irpinia, ma tenuto conto che l’ orizzonte temporale delle sue iniziative è sempre più asfittico e gli obbiettivi sempre più miseri, bisogna prendere atto della impossibilità di una interlocuzione vera e unire tutte le forze perché questo scempio abbia fine. Il sindacato ha ripetutamente preso le distanze e anche scioperato per questo, ma se a turno amministratori e partiti cercano scorciatoie per questo o quel particolare servizio, allora la responsabilità è diffusa e quando ci saranno altri tagli nessuno si potrà dire sorpreso, perché maggioranze o opposizioni che siano tutti anche con il silenzio avranno determinato la sconfitta loro e di un’intera provincia”. E’ quanto afferma in una nota Luigi Simeone, segretario Uil Avellino.

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