In attesa dell’incontro di lunedì prossimo presso la Prefettuara di Avellino, dove si incontreranno le organizzazioni sindacali, i lavoratori, il Prefetto di Avellino e si spera anche i vertici del gruppo Fantini, della Ilas di San Martino Valle Caudina, il segretario provinciale della Fillea CGIL di Avellino, Antonio Famiglietti, sollecita l’intervento e l’interessamento dei sindaci della Valle Caudina e dei rappresentanti istituzionali di Avellino e Benevento: “I lavoratori sono ormai stremati da mesi di disagi, dal mancato pagamento delle spettanze e preoccupati per il proprio futuro. Noi apprezziamo il sostegno e la solidarietà acquisita nel corso della manifestazione di due giorni fa e giunta al presidio permanente istituito nei pressi dello stabilimento, ma occorre intensificare il sostegno alla vertenza della Ilas da parte dei sindaci della Valle Caudina. La chiusura dello stabilimento, qualora non si giunga ad una soluzione diversa, in accordo con i rappresentanti del Gruppo Fantini, rappresenterebbe una sciagura, prima per le 38 famiglie degli operai della Ilas e poi per i sindaci dei comuni della zona, che si troverebbero a fronteggiare un nuovo focolaio di tensione sociale. In attesa di conoscere gli esiti dell’incontro di lunedì – aggiunge Famiglietti – chiediamo che le istituzioni facciano sentire in maniera decisa la loro presenza, il loro sostegno e che si attivino tutte le procedure affinché le rivendicazioni dei lavoratori e del sindacato possano essere veicolate e condivise anche dai canali istituzionali. Ci attendiamo che presso il presidio, così come lunedì in prefettura, i sindaci ed i rappresentanti delle Province di Avellino e Benevento, possano dare man forte alle istanze dei lavoratori della Ilas, la cui chiusura costituirebbe un impoverimento ulteriore del tessuto industriale dell’intera area caudina, con pesanti ripercussioni sulla tenuta sociale, i cui effetti sul territorio potrebbero essere dirompenti e che potrebbero anche coinvolgere le amministrazioni comunali della zona”.