Vescovo Marino in visita alla mensa dei poveri

Vescovo Marino in visita alla mensa dei poveri

Tre realtà fortemente integrate nel tessuto sociale, tre realtà in grado di fornire quotidianamente un aiuto, un sostegno, un consiglio a chi ne ha bisogno. Questa mattina (29 aprile), il Vescovo Monsignor Francesco Marino ha fatto tappa presso tre Opere Segno della Caritas Diocesana: il Centro di Ascolto “Zaccheo”, il Centro per immigrati “Babele” e il Banco di Solidarietà “La Rete”. Una iniziativa promossa dalla Caritas Diocesana nell’ambito del Congresso Eucaristico, che ha dato modo a tantissimi cittadini di scoprire una dimensione fatta di sensibilità e ascolto, fede e valori cristiani. Prima tappa è stato il Centro di Ascolto “Zaccheo” al Corso Europa di Avellino, in cui gli operatori danno giornalmente sostegno a chi vive una condizione di disagio, fornendo accoglienza, disponibilità ed ascolto ai residenti, cioè a persone appartenenti alla città ed alla Diocesi di Avellino. Il Centro di Ascolto “Zaccheo” si pone come interlocutore privilegiato delle problematiche legate alla povertà e ai disagio materiale e sociale delle persone meno abbienti. Il Centro è aperto tutti i giorni, dalle 9.30 alle 12, e offre servizi di ascolto finalizzato alla conoscenza della persona, dei suoi bisogni e delle sue aspettative, interventi a breve termine per risolvere situazioni urgenti, come pagare bollette, luce, gas, medicine etc o aiutare l’utente a rimuovere le cause del disagio. “Presto censiremo anche le strutture socio-sanitarie presenti sul territorio – ha affermato il Direttore della Caritas, Don Mario Todisco – seguendo la volontà della CEI di accorpare la Pastorale Sanitaria alla Caritas e, dunque, inizieremo proprio dal censimento delle strutture. Dobbiamo occuparsi dell’uomo nella sua interezza, abbracciando più dimensioni partendo da quella sociale”. “La Chiesa esiste per questo – ha affermato il Vescovo, monsignor Marino – per continuare il Mistero di amore e di Gesù diffondendolo sul territorio. La Caritas, con le sue emanazioni, rappresenta il servizio della carità nella realtà ecclesiale. Voi – ha affermato il Vescovo rivolgendosi ai volontari – siete nel cuore della realtà eucaristica che da Cristo passa alla Chiesa e, attraverso gli organismi della Chiesa, diffonde nella società il Suo messaggio. Il vostro lavoro, il vostro servizio, è a confine tra la Chiesa e il mondo, tra la Chiesa e il territorio ed è importante attingere dall’Eucaristia per riempire di spiritualità e di anima il vostro lavoro, ricordando sempre che Cristo è nel fratello che ha bisogno di noi”. Seconda tappa è stata quella al Centro di ascolto per immigrati “Babele”, situato presso il Centro Sociale di Avellino “Samantha Della Porta”, in cui un gruppo di volontari è impegnato nell’aiuto agli immigrati, dall’orientamento al lavoro fino alla consulenza legale e ai contatti con le ambasciate e gli uffici consolari. Sono circa tremila gli immigrati che finora si sono rivolti al Centro, aperto dal 2003. Una struttura che rappresenta un punto di osservazione e riferimento per persone in difficoltà e luogo dove i loro bisogni trovano ascolto e considerazione. Il Centro Immigrati “Babele” è aperto tutte le mattine dalle 9.30 alle 13 e il giovedì pomeriggio dalle 15.30 alle 18 e offre servizi di accoglienza, ascolto, dialogo, informazione su servizi e risorse esistenti e sulle leggi che regolano l’immigrazione, promozione della vita spirituale e del dialogo ecumenico, consulenza legale, affiancamento in situazioni di difficoltà sanitaria, servizio per i richiedenti rifugio, servizio per il lavoro, formazione professionale con ricerca delle opportunità per categorie in difficoltà e verifica degli inserimenti, educazione alla multietnicità. “L’accoglienza è un valore primario – ha affermato Monsignor Marino – e l’unità tra le varie culture è una ricchezza da conservare per arricchire sempre più la nostra città ed aprire le porte all’accoglienza”. Il Vescovo ha annunciato che a luglio compirà un viaggio in America, dove vivono folte comunità di irpini che più volte hanno manifestato il desiderio di incontrare il proprio Vescovo. Infine tappa al Banco di Solidarietà “La Rete”, struttura che oggi offre assistenza a quattrocento famiglie della Diocesi di Avellino, situata presso la Mensa e Casa di Accoglienza “Mons. Antonio Forte”, dove gruppi ecclesiali quali Caritas, Comunione e Liberazione, la Misericordia, la famiglia Vincenziana, hanno creato appunto una “rete” in grado di garantire un adeguato sostegno alle persone in difficoltà attraverso la distribuzione di pacchi alimentari. “Gesù ci ha insegnato che Lui stesso è presente nel povero e nel missionario – sono state le parole del Vescovo – ed è questo che si vede in realtà così umane, così vere, profonde, illuminate dal Signore e dall’amore della Carità. Siamo tutti una famiglia uniti in Cristo ed abbiamo il dovere e la necessità di stringerci la mano per continuare a percorrere questo cammino”.

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