Il Consiglio d’ambito dell’Ato Rifiuti di Avellino procede a passo spedito verso l’acquisizione della gestione del ciclo integrato dei rifiuti. A pochi giorni dall’approvazione della “Relazione ai sensi dell’articolo 14, comma 3, del decreto legislativo 201 del 23 dicembre scorso, nonché del Piano Economico Finanziario previsto dall’ex articolo 17, comma 4, dello stesso decreto” per la “Scelta della modalità di gestione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani”, il consiglio approva all’unanimità la bozza di statuto della costituenda società per la gestione in house providing del ciclo integrato dei rifiuti urbani.
Presenti all’appuntamento sette consiglieri: il presidente Vittorio D’Alessio, Jessica Tomasetta, Roberto Cardinale, Pasquale Chirico, Luigi Cella, Francesco Masi e Bruno Francesco Petruzziello. Il capitale società della costituenda newco è di 500mila euro mentre il socio unico, nell’Assemblea dei soci, è rappresentato dal Presidente dell’Ente d’Ambito o suo delegato. La società sarà guidata da un Consiglio di amministrazione di tre membri, compreso il Presidente, che saranno nominati dall’Assemblea. Il consiglio di amministrazione resterà in carica per tre anni. Il Presidente e il Vice Presidente vengono nominati fra i componenti del Consiglio di Amministrazione direttamente dall’Assemblea dei Soci. Gli Amministratori, per specifiche ragioni di adeguatezza organizzativa, “devono essere scelti fra persone che vantano una speciale competenza tecnica o amministrativa, per esperienze professionali maturate o per studi compiuti o per funzioni ricoperte presso enti o aziende, pubblici o privati”.
Soddisfatto il Presidente dell’Ato, Vittorio D’Alessio, per gli importanti traguardi raggiunti, in tempi record, dal Consiglio d’ambito grazie alla collaborazione del Direttore generale Annarosa Barbati e di tutti i collaboratori dell’Ente. “È una giornata storica – evidenzia il Presidente D’Alessio – che ci avvicina all’obiettivo di inizio mandato: acquisire in tempi rapidi la gestione del ciclo integrato e mettere in campo un’azione che sia tesa a garantire una maggiore efficienza del servizio attraverso, laddove sia possibile, una riduzione dei costi”.