E’ stata presentata questa mattina in sala stampa al Comune di Avellino la campagna di informazione “Occhio alla truffa”. L’iniziativa, che vede insieme amministrazione comunale, Prefettura, Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, con il supporto della associazione “Ausilia”, punta ad una campagna informativa capillare sul territorio per rendere consapevoli le persone anziane e i loro familiari dei diversi trucchi utilizzati dai truffatori. Migliaia le brochure informative che saranno distribuite sul territorio, prevista l’organizzazione di momenti di sensibilizzazione nei luoghi di maggiore aggregazione degli anziani, e anche corsi di formazione rivolti a polizia locale, operatori dei servizi sociali e mondo del volontariato. Un reato che il sindaco, Gianluca Festa, definisce «odioso» perché «fa leva sulle fragilità degli anziani. E’ fondamentale dire che lo Stato, grazie alla collaborazione tra istituzioni, è sempre al loro fianco con un’azione organizzata».
Fondamentale, secondo il vicario del Prefetto, la dottoressa Rosanna Gamerra, «affiancare al contrasto sul campo, portato avanti dalle forze dell’ordine, campagne di sensibilizzazione e prevenzione delle truffe stesse». Truffe che, purtroppo, avvengono quotidianamente e che portano, come prima conseguenza, alla devastazione morale e psicologica, oltre che economica, delle vittime. Lo sa bene il vicequestore Gianluca Aurilia, capo della Squadra Mobile: «dietro ogni truffatore c’è sempre un gruppo criminale alle spalle che affina le tecniche di approccio delle vittime». Telefonate a casa in cui qualcuno, fingendo di essere un figlio o nipote in difficoltà, convince l’anziano a consegnare denaro o oggetti di valore, o, peggio ancora, ad andare insieme in banca o alle poste per prelevare risparmi ingenti necessari ad aiutare il finto parente finito nei guai. Per questo l’appello del Colonnello dei Carabinieri, Giancarlo Santagata, è rivolto anche agli istituti di credito: «quando un anziano si reca allo sportello e chiede di prelevare somme di denaro più alte del solito, bisogna aprire gli occhi e avvertire un parente o le forze dell’ordine». Una sinergia che vede protagonista anche la Guardia di Finanza, con il comandante Salvatore Minale che ricorda «anche il 117 è a disposizione delle vittime o dei loro familiari per denunciare tentativi di truffa in atto».