Un percorso di dieci chilometri in bici per dire basta alla violenza contro le donne. E’ l’iniziativa presentata in conferenza stampa, questa mattina, al Comune di Avellino e organizzata dall’associazione “Av Bike Woman”. L’appuntamento è per domenica mattina nel piazzale della stazione di Borgo Ferrovia alle ore 10. Da qui partirà la biciclettata che approderà prima ad Atripalda per poi tornare in città e terminare a Piazza Libertà dove si terranno esibizioni musicali e sportive. Un’iniziativa per dire che “la violenza non è la soluzione, ma il problema”. Emilia Falciano, presidente dell’associazione, ringrazia le amministrazioni di Avellino, Atripalda e Mercogliano che hanno patrocinato la manifestazione, le realtà associative e sindacali e i rappresentanti delle forze dell’ordine che hanno garantito la loro presenza. Una partecipazione ampia, questo l’auspicio degli organizzatori, per fare squadra in una battaglia che non riguarda solo le donne ma l’intera collettività.
«Sono ancora molte le donne che non riescono a denunciare o a rivelare le violenze, psicologiche o fisiche, che subiscono. Ognuna di noi -dichiara Falciano- può dire di aver vissuto un’esperienza del genere nella propria vita. La pedalata rappresenta un momento per manifestare la nostra contrarietà alla violenza di genere e far sentire meno sole tutte le vittime. Siamo donne, lavoratrici, madri tutte unite in una battaglia che riguarda l’intera comunità». Presente in conferenza stampa anche l’atleta paralimpica, Lucia Nobis: «ho deciso di acquistare la bici subito dopo aver ricevuto la diagnosi di sclerosi multipla. Voglio rappresentare tutte le persone più fragili, quelle con disabilità e le donne protagoniste ogni giorno, loro malgrado, delle principali notizie di cronaca».
Un appello alla partecipazione, la biciclettata è aperta a chiunque, arriva anche dal sindaco, Gianluca Festa: «non possiamo limitarci a ricordare le vittime di violenza solo poche volte all’anno. La nostra amministrazione è quotidianamente al fianco delle donne vittime di violenza, collaborando con forze dell’ordine e centri antiviolenza. Siamo convinti che ogni tipo di manifestazione sia fondamentale per combattere il fenomeno anche sul piano culturale e far sentire meno sole le vittime».