La mancata apertura del Centro per l’Autismo di Valle arriva nuovamente all’attenzione del Prefetto, Paola Spena. Martedì 31 ottobre il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, il direttore dell’Asl, Mario Ferrante, e i rappresentanti dell’associazione “Ufficio Garante delle diverse abilità”, sono stati convocati dal Prefetto per discutere del futuro della struttura la cui apertura è attesa dal lontano 2007. Già a febbraio scorso il Prefetto aveva preso in carico la questione chiamando al confronto Festa e Ferrante. Incontro che si concluse con il raggiungimento di un’intesa di massima per l’apertura del centro con il trasferimento delle attività della neuropsichiatria infantile da parte dell’Asl, mentre il Comune avrebbe dovuto chiudere la partita relativa ai suoli su cui sorge la struttura (leggi qui). Passaggio che Palazzo di città ha chiuso, con l’acquisizione sanante dei terreni. Ma, nonostante tutti gli atavici ostacoli sembravano essere stati finalmente superati, a fine estate il sindaco ha annunciato di avere individuato un terzo soggetto, senza specificare chi fosse, a cui dare in gestione la struttura senza snaturarne la destinazione d’uso.
Ad oggi però, nonostante annunci e proclami, il centro resta chiuso. Per questo il Prefetto, accogliendo le richieste dell’associazione, ha convocato nuovamente gli attori protagonisti di quella che lei stessa definisce «una vicenda annosa da chiudere per dare risposte alle esigenze del territorio». Il Prefetto Spena spiega ai cronisti presenti alla riunione sull’ordine e la sicurezza pubblica lo spirito della sua iniziativa: «il mio interesse è che la struttura sia operativa. Devo constatare che, nonostante ci siano stati sforzi per fare passi in avanti, ogni volta purtroppo siamo costretti a registrare qualche criticità. La tipologia di gestione non rientra tra le mie competenze, ma sono certa che gli enti preposti sceglieranno la soluzione migliore a norma di legge. Ho convocato una riunione che fa seguito ad una corrispondenza a cui ho registrato una risposta ancora non adeguata alle esigenze del territorio. Il mio input va nella direzione di dare risposte a chi è in difficoltà».