Il dipartimento Prevenzione rappresenta una delle strutture più importanti per un’azienda sanitaria locale, che per l’appunto ha tra i suoi principali obiettivi quello di coniugare l’efficienza e l’efficacia delle prestazioni mediche con l’esigenza di monitorare e per quanto possibile prevenire l’insorgere di malattie e danni alla salute. Ora appare di difficile comprensione che il direttore generale dell’Asl di Avellino Mario Ferrante abbia inteso trasferire questo dipartimento in un altro comune della provincia, collocandolo a 42 chilometri di distanza dal capoluogo, per la precisione a Grottaminarda.
L’iniziativa non ha nulla a che fare con il sacrosanto decentramento territoriale e non pare proprio connessa a situazioni di particolare specificità territoriale sino a prova contraria. Peggio, si decentra nel senso che si allontana dal capoluogo (che rimane l’area dove si concentra la maggior parte della popolazione, oltreché il luogo più accessibile a livello di trasporti) un ufficio strategico. Un po’ come se domattina il prefetto di Avellino decidesse di trasferire ad Ariano Irpino l’Ufficio immigrazione e a Sant’Angelo dei Lombardi il dipartimento della Protezione civile. Mario Ferrante qualche spiegazione farebbe bene a darla: cui prodest?
