Nuova protesta di sindacati e dipendenti di Irpiniambiente contro la Grande srl, la neocostituita società comunale per la gestione dei rifiuti. Questa mattina presidio davanti alla sede del Comune di Avellino per dire no al trasferimento dei dipendenti dalla società pubblica provinciale alla De Vizia Transfer, socio privato dell’amministrazione comunale nella nuova srl costituita dopo l’uscita del capoluogo dall’Ato provinciale. Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Ambiente e Fiadel contestano le modalità previste per il trasferimento di cantiere e denunciano le mancate garanzie per i lavoratori e il rischio esuberi per circa 18 unità. Un sit in pacifico a cui è seguito un incontro con il sindaco, Gianluca Festa, ritenuto però insufficiente dai rappresentanti dei lavoratori che ora chiedono un confronto diretto con la Grande srl.
«Abbiamo richiesto a gran voce una convocazione da parte della società mista che si è costituita e che dovrebbe controllare il socio privato De Vizia. E’ la Grande srl che deve darci certezza e certificazione dei vari passaggi necessari a destinare i circa 100 lavoratori che serviranno per gestire il servizio in città. Irpiniambiente ha comunicato il passaggio di 96 operatori più 5 amministrativi, Festa, e così anche De Vizia attraverso una nota scritta, ci fanno sapere che non tutti avranno diritto al trasferimento» spiega Licia Morsa, segretaria della Fp Cgil a margine dell’incontro con il sindaco.
Richieste che Festa liquida come questioni superate perché già discusse mesi addietro con i sindacati e sul rischio esuberi chiarisce: «il passaggio di cantiere prevede il trasferimento dei lavoratori che negli ultimi 8 mesi hanno operato su Avellino, quindi 71 unità più 5 coordinatori. Già in passato il numero di lavoratori che ha garantito il servizio in città era inferiore alle previsioni, tanto che la copertura dei turni avveniva facendo ricorso agli straordinari». Se il sindaco, dunque, va avanti nel suo progetto autonomo di gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, alludendo anche «a qualche sfaticato che forse vuole opporre resistenza al trasferimento perché teme di dover iniziare a lavorare realmente», sindacati e lavoratori restano sul piede di guerra.
Al presidio anche il consigliere regionale del Movimento cinque stelle, Vincenzo Ciampi: «c’è qualcosa che non va. Una circostanza che deve essere approfondita e vagliata in tutte le sedi, anche a livello giudiziario, perché appare molto strano che nello svolgimento di un servizio essenziale come quello dei rifiuti il passaggio di cantiere possa avvenire senza alcuna garanzia per i lavoratori che passerebbero da una società fondamentalmente pubblica ad una società interamente privata».