Nuovi sequestri nell’ambito dell’inchiesta sui finti bonus edilizi e massima attenzione su tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nell’assegnazione degli appalti pubblici finanziati dal Pnrr. La Guardia di Finanza di Avellino si prepara a sequestrare altri crediti d’imposta fittizi percepiti illecitamente per un valore complessivo di 1,6 milioni di euro nell’ambito dell’inchiesta che ha già portato ad individuare e denunciare 30 soggetti tra Avellino e le altre province campane (leggi qui). E’ quanto annuncia l comandante provinciale delle Fiamme Gialle, Salvatore Minale, che in mattinata ha sottoscritto con il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, un protocollo di intesa per prevenire e reprimere eventuali infiltrazioni nell’assegnazione degli appalti finanziati con i fondi del Pnrr.
«Dopo una prima tanche, eseguiremo nelle prossime ore un altro sequestro da 1,6 milioni relativi a crediti fittizi sempre nell’ambito dell’indagine condotta con la Procura della Repubblica di Avellino. Entro fine mese arriveremo a sequestri per un valore complessivo di 25 milioni» spiega Minale. Un lavoro di indagine non semplice perché, aggiunge il comandante della Gdf, «non abbiamo evidenze che permettano di stabilire se a capo ci sia un’unica organizzazione. Parliamo di truffe che si realizzano in maniera velocissima e coinvolgono diversi territori italiani. Il credito non nasce e finisce nella stessa provincia ma viaggia su tutto il territorio nazionale. Da parte nostra l’attenzione è massima e con la Procura di Avellino stiamo sviluppando tutte le indagini necessarie, anche di natura patrimoniale, per ricostruire il flusso di denaro ed individuare tutti gli elementi necessari ad arrivare ai dominus di tali truffe».
E l’attenzione è massima anche sul fronte spesa dei fondi stanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. La Gdf, dopo aver sottoscritto intese con Camera di Commercio, Agenzia delle entrate, Ispettorato del Lavoro, inizia una formale collaborazione anche con il Comune capoluogo.
Il protocollo sottoscritto a Palazzo di Città su input del Prefetto prevede una cooperazione interistituzionale per rafforzare le azioni a tutela della legalità delle attività amministrative finalizzate alla destinazione e all’impiego delle risorse europee, per individuare e rettificare eventuali tentativi di frode o corruzione attraverso un costante scambio di informazioni. Un protocollo che Festa definisce «necessario per prevenire eventuali tentativi di infiltrazione, che spesso si registrano quando c’è grande movimentazione di fondi pubblici. La collaborazione tra Comune e Guardia di Finanza prosegue nell’ottica della trasparenza degli atti amministrativi e della tranquillità necessaria all’ente per poter operare bene e nell’unico interesse della città».