A16 crocevia di traffici illeciti, c’è un’altra conferma

L’A16 si conferma crocevia dei traffici di droga lungo l’asse Albania-Puglia-Campania. Dopo l’allarme lanciato qualche settimana dalla guardia di finanza arriva la conferma dall’ultima maxi operazione contro lo spaccio di sostanze stupefacenti condotta dalla Direzione investigativa antimafia di Bari che ha portato ieri a 43 arresti e al sequestro complessivamente di oltre 2300 chili di droga tra
marijuana, cocaina ed eroina. Le manette sono scattate al termine di complesse e articolate indagini condette a cavallo tra 2016 e 2017 che hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di soggetti, sia italiani che di etnia albanese, appartenenti a due
potenti e distinte organizzazioni criminali, operanti tra Bari e provincia, con ramificazioni, oltre che in Albania, in Sicilia, Campania, Calabria e Abruzzo. Uno dei capisaldi dell’inchiesta è rappresentato proprio dal blitz effettuato tempo fa in autostrada all’altezza di Grottaminarda che portò all’individuazione di diversi chili di droga. In manette, in quel caso finì un corriere dell’organizzazione italo-albanese che si era approvviggionato poco prima a Torre a Mare e che era diretto in Campania per rifornire le vari piazze di spaccio della regione, a quanto pare con prevalenze per quelle irpine e salernitane. Secondo gli inquirenti pugliese, l’A16 è uno dei principali snodi di collegamento utilizzati da narcotrafficanti anche di provenienza internazionale

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