Atripalda: prodotti pericolosi venduti in un negozio cinese, sequestrati 500mila oggetti

Vendevano oggetti pericolosi in un negozio gestito da cinesi dove sono stati individuati pure due soggetti che lavoravano in nero. Sospensione dell’attività, denunce e irrogazione di pesanti sanzioni. E’ avvenuto ad Atripalda, ma casi di questo genere si ripetono frequentemente.

La Guardia di Finanza ha inferto un nuovo colpo ma il problema è a monte e non sempre possono essere i solerti agenti delle fiamme gialle a debellare un fenomeno che è sotto gli occhi di tutti.

Possibile che i Comuni, l’Ispettorato del lavoro, gli altri soggetti delegati ai controlli (anche i vigili urbani) non si accorgano di tutto questo?

A dare linfa a tale diffuso fenomeno, poi, sono anche i clienti invogliati dai prezzi concorrenziali, senza rendersi conto dei rischi che corrono, soprattutot nei confronti dei bambini ai quali vengono affidati giocattoli di accertata pericolosità.

Nell’ultima operazione effettuata per tutelare la salute dei cittadini irpini, i finanzieri della Compagnia di Avellino hanno inferto un ulteriore decisivo colpo alla vendita di merce proveniente dalla Cina e non aderente alla normativa nazionale in materia di sicurezza prodotti.

 Il controllo ha interessato uno dei maggiori negozi di articoli per la casa situato in Atripalda ed ha portato al rinvenimento di 473.097 articoli di vario genere esposti sugli scaffali e pronti per essere venduti ai clienti.

Tra la merce tolta dalla vendita figurano giocattoli da spiaggia destinati ai bambini, prodotti elettrici per la cura della persona, overboard e materiale elettrico di vario genere. In particolare i 372 giocattoli per la spiaggia sottoposti a sequestro avrebbero potuto rappresentare un pericolo per i piu’ piccoli in quanto carenti dei necessari controlli e delle relative certificazioni dalla normativa europea in materia di sicurezza dei giocattoli, privi del marchio CE a garanzia della affidabilita’ del giocattolo.

Stessa pericolosita’ e’ rappresentata dagli articoli elettrici destinati alla cura della persona, tra cui piastre per capelli e depilatori, che avrebbero potuto causare danni ai capelli e alla cute degli utilizzatori, in quanto non in linea con la normativa di settore, il cui rispetto e’ garanzia di tutela per l’acquirente.

L’attivita’ eseguita e’ stata estesa anche al controllo del rispetto della normativa in materia di lavoro.

Anche sotto questo aspetto sono state riscontrate delle  irregolarita’ in quanto sono stati individuati due lavoratori completamente in nero sui sette trovatiintenti a prestare la propria opera all’interno del negozio.

Il rappresentate legale della societa’ ispezionata e’ stato quindi segnalato alla Camera di Commercio, per le violazioni in materia di sicurezza prodotti, ed all’Ispettorato territoriale del lavoro per quanto riguarda l’utilizzo di manodopera in nero.

Al soggetto interessato saranno comminate sanzioni fino a 40.000 euro per quanto riguarda i prodotti non sicuri e fino a 18.000 euro per l’impiego di lavoratori in nero, oltre alla sospensione dell’attivita’.

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