La Cassazione conferma condanna per il boss De Paola

La Cassazione conferma condanna per il boss De Paola

La Corte di Cassazione ha confermato nella serata di ieri la condanna a due anni di reclusione nei confronti del boss caudino Orazio De Paola accusato di ricettazione e possesso di documenti falsi. La vicenda risale al 1995 quando a seguito di un controllo dei Carabinieri effettuato in provincia di Caserta fermarono il boss alla guida di un auto con la patente di guida contraffatta. Rigettata la richiesta di revisione del processo di appello presentata dal difensore di De Paola, successivamente in secondo grado gli era stata ridotta la condanna a due anni. Attualmente sul boss caudino pendono due misure cautelari, il soggiorno obbligato a S. Martino V.C. e la libertà vigilata, per lo stesso vi è il primato ad essere il primo irpino sottoposto al 41 bis.

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