Elettricista ucciso a Modena, nuove prove a carico del fratello

Si sono svolti nella chiesa madre di Soliera i funerali dell’elettricista 44enne originario di Luogosano, Gerardino Di Stasio, ucciso a colpi di fucile la sera dello scorso 4 gennaio all’interno della propria abitazione di via Appalto. La salma, dopo l’esame autoptico disposto dal sostituto procuratore di Modena, Giuseppe Tibisi, è stata riconsegnata ai familiari. Alle esequie erano presenti i fratelli maggiori dell’uomo ammazzato dopo una colluttazione, l’anziana madre, Terese, e gli amici di Soliera. Dolore e rabbia. Intanto il fratello Michele, arrestato dai carabinieri della Compagnia di Carpi con l’accusa di ricettazione, detenzione abusiva di arma e favoreggiamento, resta in carcere. Sui vestiti del 57enne, sospettato per la morte del fratello Gerardino, sono state riscontrate tracce biologiche della vittima. Si aggrava a questo punto la posizione di Michele Di Stasio che sin dal momento dell’arresto ha negato di avere ucciso il fratello minore. Si attende invece l’esito della perizia balistica sul fucile rinvenuto in una rimessa esterna all’abitazione dei fratelli Di Stasio e la prova dello stube eseguita sulle mani di Michele, il maggiore sospettato per l’uccisione efferata di Gerardino.

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