Furto sacrilego a Solofra, refurtiva recuperata

Furto sacrilego a Solofra, refurtiva recuperata
Furto sacrilego a Solofra. Ma i carabinieri sono riusciti ad acciuffare i ladri. Si tratta di due tossicodipendenti di Serino, già noti alle forze dell’ordine. L’arresto è stato possibile grazie alla collaborazione dei fedeli, che hanno avvertito i militari della stazione di Solofra, dopo essersi ac…

Furto sacrilego a Solofra, refurtiva recuperata

Furto sacrilego a Solofra. Ma i carabinieri sono riusciti ad acciuffare i ladri. Si tratta di due tossicodipendenti di Serino, già noti alle forze dell’ordine. L’arresto è stato possibile grazie alla collaborazione dei fedeli, che hanno avvertito i militari della stazione di Solofra, dopo essersi accorti del furto nella chiesa di San Giuliano di via Fratta. I malviventi avevano portato via oggetti in oro che adornavano alcune statue dei santi. A notare il fatto, come detto, sono stati alcuni fedeli, che hanno immediatamente avvertito la locale stazione dei Carabinieri. I militari, che hanno immediatamente avviato le indagini, non ci hanno messo molto a capire chi fossero i due ladri e ad andare a fargli visita a casa. Così, appena hanno ricevuto la visita dei militari dell’Arma di Solofra, i due fratelli di Serino, DD. G. e DD. V., rispettivamente nati nel 1984 e 1985, pregiudicati e noti per il loro stato di tossicodipendenza, non sono riusciti nemmeno a costruirsi un alibi plausibile, crollando e confessando tutto. Proprio grazie alla loro confessione, i militari hanno potuto accertare che appena dopo aver commesso il furto, i due sono subito scappati ad Atripalda, dove hanno venduto quei due pezzi d’oro al locale negozio “Compro Oro” per un corrispettivo di 200 euro in contanti. Alla fine delle indagini, i due fratelli di Serino sono stati denunciati per furto aggravato in concorso, mentre l’esercente del Compro Oro per il reato di ricettazione. Dopo la compilazione degli atti di rito, tanto la collana quanto l’orecchino, sono tornati al loro posto, ad impreziosire la statua di Sant’Antonio da Padova.

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