Maxi evasione Iva: indagati coniugi irpini

Maxi evasione Iva: indagati coniugi irpini

Anche una coppia di irpini figura tra gli indagati nell’ambito della maxi operazione condotta dalla guardia di finanza di Napoli e Salerno che ha portato alla scoperta di un’evasione di Iva per oltre 80 milioni di euro. Si tratta di marito e moglie che gestiscono due società di informatica. Complessivamente sono 34 gli indagati per un giro di quattrocento milioni di euro in fatture false: sequestrati anche 53 immobili oltre a autoveicoli di lusso e cospicue disponibilità finanziarie. L’operazione della fiamme gialle ha interessato diverse località di Campania, Lazio, Piemonte e Basilicata. Al centro dell’indagine, coordinata dalla Procura partenopea, una complessa rete di 39 società italiane e tre estere, attive nella commercializzazione di telefoni cellulari e prodotti tecnologici. Secondo gli investigatori, a capo della frode vi era un ragioniere specializzato nella creazione di reti di società di comodo, le cosiddette ‘cartiere’, amministrate da ‘teste di legno’ con sedi in diverse regioni italiane e anche all’estero, create con il solo scopo di acquistare ingenti quantitativi di prodotti tecnologici senza l’addebito d’imposta. Tutto sfruttando anche i canali degli acquisti intracomunitari e di operatori commerciali attivi nella Repubblica di San Marino. Le partite di merci venivano poi convogliate verso due imprese di broker, effettivamente attive sul mercato, che potevano così vendere in Italia a un prezzo nettamente inferiore a quello di mercato.

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