Operazione “Big Bang”, ancora arresti

Operazione “Big Bang”, ancora arresti
Costante l’attenzione e la vigilanza dei Carabinieri della Compagnia di Montella nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione dei reati contro lo spaccio e la detenzione di sostanze stupefacenti che alcuni mesi fa ha permesso di sgominare una baby-gang e trarre in arresto ben 9 persone, d…

Operazione “Big Bang”, ancora arresti

Costante l’attenzione e la vigilanza dei Carabinieri della Compagnia di Montella nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione dei reati contro lo spaccio e la detenzione di sostanze stupefacenti che alcuni mesi fa ha permesso di sgominare una baby-gang e trarre in arresto ben 9 persone, di cui un minorenne con l’operazione di Polizia coordinata dalla Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi denominata “BIG BANG”. Tuttavia le attività investigative non si sono mai fermate ed in particolare, nel primo pomeriggio di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo di Montella, hanno tratto in arresto su ordine emesso dalla medesima Autorità Giudiziaria, un giovane pregiudicato di Nusco, responsabile di spaccio di sostanze stupefacenti. Il pregiudicato N.E. nei confronti del quale è stata emessa l’ordinanza di custodia in carcere, a seguito delle indagini dell’Arma di Montella, è stato condannato ad oltre DUE ANNI di reclusione avvalendosi del patteggiamento. I fatti risalgono all’autunno scorso ma sono solo l’epilogo di una lunga attività investigativa che ha visto i Carabinieri impegnati in intercettazioni, appostamenti e controlli grazie ai quali è stato scoperto un fiorente traffico di sostanze stupefacenti gestito da giovani assuntori, alcuni dei quali minorenni che smerciavano le dosi poco prima acquistate a Napoli ai loro coetanei maggiorandole nel prezzo per ricavarci un utile guadagno. Questi illeciti traffici, spesso, avvenivano alla luce del sole davanti alle scuole o in luoghi pubblici come la villa comunale, frequentata anche dai bambini, dove per non farsi sorprendere e cercare di eludere i controlli degli investigatori nascondevano la sostanza anche in prossimità delle giostre. La furbizia e la scaltrezza della baby-gang non ha comunque avuto ragione sull’esperienza e la tenacia degli investigatori che hanno così potuto individuare gli spacciatori e ricostruirne nel dettaglio i movimenti e le modalità di traffico, nonché il particolare linguaggio criptico . Il giovane era sottoposto agli arresti domiciliari già da alcuni mesi, misura restrittiva che era stata disposta dal Giudice del Tribunale di Nola, per altri fatti legati sempre allo spaccio di stupefacenti. I Carabinieri dopo averlo prelevato nella sua abitazione, dopo le previste formalità lo hanno tradotto presso il carcere di Sant’Angelo dei Lombardi dove ora si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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