Ragazze rom tentano furto in appartamento

Ragazze rom tentano furto in appartamento
Nella mattinata di ieri, durante lo svolgimento del consueto mercato settimanale cittadino, in cui com’è noto i militari della Stazione di Atripalda erano impegnati congiuntamente al NAS di Salerno per un’ispezione igienico-sanitaria, la pattuglia appiedata che come ogni giovedì effettua servizi di …

Ragazze rom tentano furto in appartamento

Nella mattinata di ieri, durante lo svolgimento del consueto mercato settimanale cittadino, in cui com’è noto i militari della Stazione di Atripalda erano impegnati congiuntamente al NAS di Salerno per un’ispezione igienico-sanitaria, la pattuglia appiedata che come ogni giovedì effettua servizi di prevenzione contro furti e truffe è stata chiamata da una donna per un tentativo di furto che si stava consumando proprio in quegli istanti in una palazzina di via Tufara. I militari, immediatamente accorsi sul posto, hanno preso contatti con la richiedente, una donna 50enne di Atripalda che ha riferito ai militari del tentativo di furto poco prima perpetrato da due ragazze dai tratti somatici dell’est-europeo, vestite con magliette rosa e armate di due lunghi cacciaviti con i quali avevano già iniziato a forzare la porta d’ingresso dell’abitazione. La donna s’era accorta del tentativo di furto grazie al fatto che la figlioletta era in casa e, sentiti i rumori di qualcuno che provava a scassinare la porta d’ingresso, aveva subito chiamato in aiuto la madre. I militari dell’Arma di Atripalda hanno quindi immediatamente iniziato una battuta di ricerca delle due ragazze lungo le vie limitrofe a via Tufara. Dopo qualche minuto, lungo l’argine del fiume Sabato, i militari hanno notato la presenza di due ragazze, ambedue vestite di rosa, che camminavano in direzione di Avellino. Nel passargli a fianco, i militari si sono accorti che le due ragazze, visti i militari, si sono subito coperte la faccia per non farsi vedere in volto, buttando al contempo nel letto del fiume una borsetta. I militari, fermate le due ragazze, le hanno identificate in 2 giovani zingare provenienti dal campo nomadi di Secondigliano (Napoli). Nel contempo, gli stessi militari, calatisi sul greto del fiume Sabato, hanno recuperato la borsa notando che all’interno vi erano 2 grossi cacciaviti a taglio lunghi ognuno ben 31 cm. Portate in caserma e sottoposte a identificazione tramite foto-segnalamento, le due giovani sono risultate corrispondere a due ragazze di origine slava ma cittadine italiane, rispettivamente di 20 e 15 anni, con dei precedenti per furto. Terminati gli accertamenti di rito, le due ragazze sono state arrestate con l’accusa di tentato furto in abitazione e porto abusivo di oggetti atti a offendere. Per di più, mentre i carabinieri stavano approntando tutti gli atti indispensabili per l’arresto, un’altra signora si è presentata presso la caserma di Atripalda, denunciando che durante il mercato settimanale qualcuno aveva provato a entrare nella sua abitazione, tentando di forzare la porta. Il sopralluogo effettuato dai militari ha evidenziato che i segni di forzatura sulla porta di questa seconda richiedente ben potevano essere compatibili con i segni lasciati da un lungo cacciavite. Per questo motivo, nella comunicazione che i carabinieri hanno fatto all’autorità giudiziaria è stato dato atto anche della probabilità che le due ragazze abbiano potuto compiere anche quest’altro tentativo di effrazione e di furto in appartamento. A fine giornata, la ragazza maggiorenne, tra l’altro all’inizio di una gravidanza, è stata trasportata presso il carcere di Bellizzi Irpino, mentre la minorenne è stata accompagnata al carcere minorile di Napoli. Le due zingarelle, nei prossimi giorni, saranno chiamate davanti al giudice del Tribunale di Avellino nel corso di un giudizio per direttissima, e giudicate per le loro condotte criminose.

SPOT