Rivolta al carcere di Ariano Irpino, l’Alsippe rivela: “Detenuti trasferiti in altri istituti penitenziari”

Carcere Ariano Irpino

La Segreteria Generale Alsippe (Alleanza Sindacale Polizia Penitenziaria) ha rilasciato un comunicato stampa dopo i fatti accaduti presso il carcere di Ariano Irpino. Durante una sommossa provocata da un centinaio di detenuti, un agente della Polizia Penitenziaria è stato tenuto in ostaggio per alcuni minuti, prima di essere rilasciato senza aver subito danni fisici. 

“La prima aggressione ha riguardato un Ispettore superiore e un assistente capo – si legge -. Da qui sono iniziati i primi segnali di insofferenza, fino alla rivolta inscenata nella nuova ala del carcere, che ha visto il coinvolgimento di almeno 100 detenuti che, secondo quanto stabilito, protestavano contro il trasferimento di un detenuto in un altro carcere della regione. Durante la rivolta un agente di Polizia penitenziaria e’ stato preso in ostaggio: l’agente non ha subito  aggressioni, ma per precauzione è stato trasportato e tenuto sotto osservazione presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Frangipane. Oltre cento uomini delle forze dell’ordine tra Polizia penitenziaria – chiamati da altri reparti della Campania -, Carabinieri, Dda, agenti antisommossa della Polizia e Guardia di Finanza sono intervenuti per fare fronte alla sommossa. Dopo qualche ora di mediazione tra detenuti e Direzione, l’agente è stato rilasciato e la situazione in serata è tornata alla normalità. Alcuni detenuti, autori della protesta, sono stati trasferiti presso altri istituti penitenziari, altri ancora dovrebbero lasciare il carcere di Ariano Irpino. Martedì scorso. al Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria di Napoli, si era tenuta una manifestazione delle Segreterie regionali delle Sigle sindacali della Polizia penitenziaria di Osapp/Alsippe, Uilpa, Sinappe, Fns Cisl, Uspp e Cgil Funzione Pubblica, per focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle gravi difficoltà in cui versa la Polizia penitenziaria: è stato richiesto un incontro urgente con il Ministro della Giustizia, per risolvere la carenza di personale e la mancanza di mezzi e di divise. Una situazione diventata insostenibile“. 
 

 

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