Sequestrata autocisterna per contenuti sospetti

Sequestrata autocisterna per contenuti sospetti
E’ stata posta sotto sequestro dai carabinieri di Montella un grosso camion cisterna con rimorchio, che trasportava in modo illecito rifiuti allo stato liquido, residui e scarti di un processo produttivo industriale. Il camionista, infatti, che seppur in modo molto discreto aveva cercato di evitar…

Sequestrata autocisterna per contenuti sospetti

E’ stata posta sotto sequestro dai carabinieri di Montella un grosso camion cisterna con rimorchio, che trasportava in modo illecito rifiuti allo stato liquido, residui e scarti di un processo produttivo industriale. Il camionista, infatti, che seppur in modo molto discreto aveva cercato di evitare il controllo, alle verifiche di rito da parte dei Carabinieri non è riuscito a fornire alcuna documentazione relativa al trasporto dei rifiuti che, nello specifico, dovevano essere addirittura accompagnati da un “certificato di analisi biologiche” che avrebbe permesso di verificare la natura e dunque il grado di tossicità dei 300 quintali di sostanza trasportata. L’attività dei Carabinieri ha permesso di chiarire che l’autotrasportatore stava tentando di smaltire il rifiuto in uno degli impianti gestiti dal Consorzio Gestione Servizi dell’Alta Irpinia. I Carabinieri, tuttavia, stanno valutando anche la possibilità che tale sostanza potesse essere scaricata direttamente in qualche terreno o in qualche torrente della zona e per questo stanno acquisendo informazioni dai residenti della zona per capire se mezzi del genere in passato sono stati visti nelle incontaminate contrade dell’Alta Irpinia che rappresentano vanto e ricchezza per gran parte degli abitanti della zona, per molti dei quali sono l’unica fonte di sostentamento, con evidenti rischi di contaminazione per i prodotti agricoli e derivati. Per impedire che l’attività illecita potesse protrarsi ulteriormente hanno dunque sottoposto a sequestro il mezzo di trasporto ed i rifiuti, del valore complessivo di oltre 80 mila euro e denunciato in stato di libertà il titolare della ditta e l’autotrasportatore, per aver trasportato illecitamente rifiuti privi della necessaria documentazione. Grazie all’ attività di prevenzione e controllo costantemente effettuata dai Carabinieri sulle strade principali, elaborata dal Comando Provinciale di Avellino attraverso il piano coordinato dei posti di controllo, tir ed autocarri che trasportano in modo illecito rifiuti, avevano cercano di evitare proprio l’Ofantina che in passato era stata considerata l’asse viario privilegiato per la raccolta ed il trasporto illecito di rifiuti da e per l’Alta Irpinia, grazie anche alla sua agevole viabilità che permette di raggiungere in breve tempo le zone di Napoli, Salerno, Caserta ed, ultimamente, anche la provincia di Foggia. Le indagini ora proseguono per verificare altri fenomeni analoghi e le “direttrici”, sempre nuove e diverse per sfuggire ai controlli, per raccogliere, trasportare e smaltire in modo illecito rifiuti speciali e pericolosi, che sembra essere diventato un vero e proprio “business”, per tutti i personaggi di questo triste, illegale e pericoloso scenario: le industrie che abbattono i costi di smaltimento dei residui delle attività produttive, autotrasportatori senza scrupoli che lucrano su questo trasporto illecito di veleni ed infine le piccole aziende o spesso i privati che si prestano a smaltire illegalmente fiumi di veleni e tonnellate di rifiuti nocivi a scapito di territori fertili ed incontaminati, con gravi rischi anche per le falde acquifere, spesso in cambio di quattro soldi, rispetto agli enormi introiti di chi questo grosso giro di affari lo ha fiutato e lo gestisce illegalmente. L’attività svolta dai Carabinieri di controllo per la prevenzione e repressione nell’ambito della specifica materia, ha consentito di raggiungere considerevoli risultati. Solo nell’anno 2008 sono stati effettuati 66 sequestri tra discariche abusive ed automezzi abititi al trasporto di rifiuti, per un valore complessivo circa 3 milioni di euro, nonché alla denuncia di 153 persone. I rifiuti sequestrati consitono, invece, in materiali di risulta edili, scarti di macellazione di animali, rottami ferrosi, rifiuti solidi urbani in genere ed altri rientranti anche nelle categorie speciali e pericolosi.

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