Muore impiccandosi sul terrazzo di casa

Muore impiccandosi sul terrazzo di casa
È successo in via Aldo Moro a Grottolella, questa mattina attorno alle ore 10:00, anche se l’allarme è giunto ai carabinieri della Stazione di Montefredane solo un’oretta più tardi. Infatti, solo intorno alle 11 di questa mattina, l’uomo che abita al civico 30 di quella via si è accorto che il propr…

Muore impiccandosi sul terrazzo di casa

È successo in via Aldo Moro a Grottolella, questa mattina attorno alle ore 10:00, anche se l’allarme è giunto ai carabinieri della Stazione di Montefredane solo un’oretta più tardi. Infatti, solo intorno alle 11 di questa mattina, l’uomo che abita al civico 30 di quella via si è accorto che il proprio vicino di casa, Ferruccio Spiniello (classe 1958) giaceva a terra esanime e con una corda legata attorno al collo. I militari dell’Arma, intervenuti sul posto assieme ai medici del 118, hanno constato anzitutto la morte dell’uomo, onde poi iniziare le verifiche in ordine al decesso. Il corpo dell’uomo giaceva infatti a terra, privo di vita, con una corda stretta ad un capo attorno al collo e spezzata all’altro. E sul terrazzo della sua abitazione, circa 4 metri più in alto, l’altra parte della corda, anch’essa spezzata ad un capo e legata con l’altro alla ringhiera. Dopo gli opportuni accertamenti, i militari dell’Arma di Montefredane, aiutati dal dott. Pianese, medico legale nominato dal pubblico ministero di turno, hanno stabilito che l’uomo si è lanciato dal terrazzo della propria abitazione dopo essersi legato la corda al collo ma che, per via dell’elevato peso dell’uomo e dell’attrito della corda sulla ringhiera in ferro, la corda si sarebbe spezzata, facendo cadere l’uomo a terra. Per la verità, il processo di asfissia inesorabilmente avviato attraverso l’impiccagione, non si era ancora del tutto concluso al momento in cui la corda si è spezzata, tant’è che l’uomo, una volta caduto a terra per lo spezzarsi della corda, è riuscito a fare quasi 20 metri, forse per chiedere aiuto, in direzione della porta di casa, prima di morire per soffocamento. Accertatisi che nulla potesse far pensare a qualcosa di diverso dal suicidio, i militari hanno anche costato che l’uomo soffriva da moltissimi anni di una grave e costante crisi depressiva, che lo costringeva ad assumere un elevato numero di farmaci. Palesato quindi il fenomeno suicidiario, la salma dell’uomo è stata affidata ai familiari.

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